Pescara, frode internazionale da 36 milioni

14 settembre 2012 | 10:43
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Pescara, frode internazionale da 36 milioni

La Guardia di finanza di Pescara ha sequestrato beni per un valore di 36 milioni di euro nell’ambito di una maxi frode fiscale internazionale posta in atto da oltre 30 aziende con falsa sede nell’isola portoghese di Madeira. I sequestri sono stati eseguiti a carico di noti professionisti e imprenditori in Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo, Puglia e Molise, e hanno riguardato sia conti correnti, che sono stati bloccati, che beni – a cui sono stati apposti i sigilli: la Finanza parla di disponibilità liquide, titoli, appartamenti, conti correnti, magazzini e complessi aziendali posti a favore dello Stato a garanzia delle imposte evase. 

Alla base di tutto un noto tributarista pescarese, autore anche di pubblicazioni, esperto di fiscalità internazionale e con uno studio in città. Per le Fiamme gialle agiva oltre che nel ruolo di ideatore anche da [i]trade union [/i]tra le imprese italiane e quelle con falsa sede a Madeira e curava tutti gli aspetti fiscali e amministrativi grazie al supporto di un avvocato italiano residente a Madeira e domiciliatario delle società esterovestite. I finanzieri hanno rintracciato migliaia di [i]mail[/i] per ricostruire il quadro, sia nello studio del professionista che nei [i]computer [/i]sequestrati nelle aziende. Le indagini hanno portato alla denuncia di 47 imprenditori che dovranno rispondere di frode fiscale mediante fatturazione per operazioni inesistenti e presentazione di dichiarazioni infedeli con l’ aggravante del reato transnazionale.

L’operazione della Gdf è durata due anni e ha rivelato che nella rete sono finiti noti nomi dell’imprenditoria si abruzzese che nazionale e persino nella produzione di cinema hard come Jessica Rizzo, e nella gestione di [i]privé [/i]per scambisti, business che portava denaro fresco. I sequestri per equivalente sono stati richiesti dal Pm di Pescara Pompa.

Nel mirino degli investigatori diversi nomi noti, anche a livello nazionale: Vincenzo Marinelli, imprenditore della sanità abruzzese, ex presidente del Pescara e attuale dirigente della Under 21 di calcio; Gilberto Sacrati, ex presidente della Basket Fortitudo Bologna: Fioravante Allegrino, imprenditore pescarese, e la sorella Antonella che, proprio per il coinvolgimento dell’azienda di famiglia nell’inchiesta, si autosospese da consigliere provinciale dell’Idv nel 2010.

Tra i reati contestati c’è anche l’associazione per delinquere a carico di cinque persone. Si tratta del commercialista e dell’avvocato coinvolti nella vicenda, di due persone che lavorano nello studio dei due professionisti, e di una donna portoghese, vale a dire la legale rappresentante delle società esterovestite. La donna, che è coinvolta anche in un’altra inchiesta della procura pescarese riguardante una maxi evasione fiscale internazionale da 90 milioni di euro e che vede imputate 14 persone tra cui l’imprenditore degli aerei Giuseppe Spadaccini, ha ammesso agli investigatori il suo ruolo di prestanome . Nel corso della conferenza stampa il pm titolare delle indagini Paolo Pompa ha spiegato che il sistema poteva contare a Madeira su una base di appoggio, su società di gestione e sulle cosiddette “teste di legno”. Il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Pescara , Mauro Odorisio, ha anche evidenziato che l’attività illecita è iniziata nel 2000 e che quindi molti reati si sono prescritti . Il sequestro dei beni per 36 milioni di euro e’ relativo al periodo di tempo compreso tra il 2006 e il 2009.