
E’ stato accolto con una piccola contestazione il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, giunto oggi a L’Aquila dopo la sua prima tappa abruzzese, che si è svolta ad Avezzano.
In particolare, a piazza Duomo, sede dell’antico mercato spostato a seguito del sisma del 6 aprile 2009, una ventina di cittadini lo hanno contestato “invitandolo” ad andare via. «Vai a lavorare», uno degli epiteti.
Secondo i manifestanti la visita del leader del Carroccio non ha ragion d’essere perchè l’europarlamentare ha sempre detto che il Sud è la zavorra d’Italia.
«Finchè è democratico va bene – ha replicato Salvini – In Abruzzo ci siamo venuti, come in Lombardia, a farci il mazzo per la ricostruzione con soldi e uomini. Semmai la mala amministrazione del Sud, quella sì l’abbiamo contestata, quella l’ho sempre criticata e la criticherò. I contestatori poi fanno colore, scaldano la giornata».
«PARECCHI ERRORI NEL POST SISMA» – «Sulla gestione del post terremoto – ha aggiunto Salvini – ci sono stati parecchi errori. Ho un centinaio di pagine da studiare, basta vederlo che non tutto è filato come doveva e che non tutto sia stato ricostruito a norma. Mi sembra evidente». «L’importante – ha osservato il leader del Carroccio – è che chi ha sbagliato paghi, ma importante è anche che oggi, 2015, visto che i soldi ci sono, essi vadano spesi e quindi le imprese vengano pagate, cosa che non succede, e che non si torni indietro sui finanziamenti già erogati». «La cosa che non sapevo e per la quale sono sconcertato – ha aggiunto il segretario – è che in un anno Renzi non ha avuto il tempo di passare all’Aquila. Questo veramente è incredibile perchè è il presidente del Consiglio. Per carità: scuole, palazzi, monumenti, rispetto a cinque anni fa è diversa la città, però sicuramente non tutti i soldi sono stati spesi come avrebbero dovuto essere spesi».