L’Aquila accoglie Mattarella, la visita in Tribunale

16 novembre 2015 | 16:02
Share0
L’Aquila accoglie Mattarella, la visita in Tribunale

di Roberta Galeotti

Aula magna del nuovo tribunale di L’Aquila pronta per l’inaugurazione e gremita di ospiti. Tutti gli avvocati dell’ordine provinciale sono stati invitati a partecipare all’importante evento,  inclusi i legali di Avezzano e Sulmona che saranno presto accorpati al tribunale del Capoluogo in vista della spending review.  Tra gli ospiti in attesa del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella anche il presidente dell’Ordine degli avvocati di Avezzano, Sandro Ranaldi, a cui abbiamo chiesto un commento sull’imminente accorpamento. «I numeri dei contenziosi e l’operatività del Tribunale di Avezzano sono estremamente esaustivi – ha spiegato l’avvocato Ranaldi al Capoluogo – la soppressione della sede di Avezzano sarebbe una forzatura. I numeri della sede marsicana sono addirittura maggiori di quelli aquilani».

Imponente il dispiegamento delle forze dell’ordine all’esterno del Tribunale, con unità cinofile e metal detector.

attesa mattarella fuori tribunaleattesa mattarella fuori tribunale2attesa mattarella fuori tribunale3

All’arrivo il Presidente Mattarella sarà accolto su Via XX Settembre da una rappresentanza di uomini del Corpo Forestale dello Stato che manifesta contro la soppressione del Corpo e la trasformazione in militari.

ORE 16:00  Il presidente Mattarella è arrivato alle 16 in punto nel nuovo tribunale dell’Aquila.

AULA VILLANI
Al suo ingresso ha scoperto la targa dell’Aula Magna intitolata al magistrato aquilano Antonio Villani, già Presidente del tribunale dal 1998 al 2006, sostituto procurator, giudice nel processo del Vajont e presidente di sezione.

parenti villani
parenti villani2I familiari del magistrato hanno partecipato all’evento seguendo l’intitolazione dal monitor della sala attigua all’aula magna in compagnia dei colleghi della stampa.

corazziere mattarella

L’inno nazionale suonato dal vivo dall’Istituzione sinfonica Abruzzese ha emozionato l’aula che ne ha cantato timidamente le parole a differenza del vigore con cui i parenti del magistrato Villani hanno intonato l’inno nella piccola aula.

“Sarà l’occasione tanto desiderata per ringraziare il presidente Mattarella del sostegno che ha offerto all’ente nel momento di grande crisi della scorsa estate”, ha sottolineato il presidente dell’ISA, che ha voluto ricordare la lettera con la quale la Segreteria della Presidenza della Repubblica informava Antonio Centi della forte preoccupazione del Capo dello Stato circa il futuro dell’Istituzione e della sua sollecitazione al Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso.

L’ISA avrebbe dovuto rendere omaggio a Mattarella anche con  l’intermezzo della Cavalleria Rusticana, ricordando le origini siciliane del Presidente, ma in segno di lutto per le vittime francesi nil pezzo non è stato eseguito.

Il sindaco Massimo Cialente ha salutato il presidente Mattarella ed ha sintetizzato la fase della ricostruzione avanzata della città.

cialente tribunale mattarella
«Abbiamo ricostruito le case ma l’economia e la vita sociale sono state profondamente colpite – ha detto il primo cittadino -. Su 106 mila abitanti aquilano il 27% è iscritto alle liste del collocamento e dal terremoto la città ha perso oltre 11 mila posti di lavoro.»
Il sindaco ha concluso il suo intervento manifestando la sua ‘Amarezza per la pigrizia dimostrata dal legislatore che non ha ricevuto le petulanti richieste per un maggiore rigore per le norme della ricostruzione privata. «Vogliamo regole più serie – ha detto Cialente -. Non vogliamo ombre sulla nostra ricostruzione, siamo un popolo orgoglioso, testardo e ci teniamo. Riteniamo di avere diritto di reclamare la ricostruzione delle case, vogliamo che siano ricostruite bene e spendendo al meglio, con le regole morali di tutti italiani.
Riconfermo la volontà di tutti gli aquilani – ha concluso Cialente- di voler mostrare il nostro operato per essere una nota d’orgoglio per tutto il Paese».

d'alfonso mattarella tribunale«Ho avuto l’onore ed il piacere di partecipare alla sua elezione – ha detto il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso nel suo intervento – e di ascoltare il suo discorso di insediamento. Il sisma aquilano ha generato nuove criticità, troppe generazioni hanno abbandonano le nostre terre.
Lo sky line della città dell’Aquila ha subito profondi mutamenti, oggi ci sono 92 gru.
Il processo di ricostruzione è a buon punto. La presenza del capo dello Stato oggi  ha coinciso con due eventi fondamentali per la città: l’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università di L’Aquila e la riconsegna alla città del Palazzo di Giustizia.
La Comunità di Onna – ha aggiunto il governatore – rappresenta il luogo che testimonia la capacità di resilienza del nostro popolo. La Forza che sa scaturire dal dolore per ripartire»

Il benvenuto dei magistrati è stato affidato al procuratore Fausto Cardella che ha rivolto al Presidente i «saluti anche della Polizia giudiziaria e del personale amministrativo. Abbiamo posto attenzione costante ma serena alla ricostruzione con un forte collegamento con la prefettura e con l’impegno delle forze dell’ordine.
Abbiamo potuto svolgere un controllo costante su coloro che giungevano a L’Aquila e comprendere le dinamiche economiche che si creavano.
La legge Barca ha posto regole di trasparenza anche nella ricostruzione privata, anche se siamo in attesa di nuove leggi per la Ricostruzione privata, che avrebbe l’effetto di limitare l’azione della magistratura a pochi casi.
Abbiamo la necessità che vengano predisposti nuovi strumenti per presidiare la legalità della ricostruzione. Il magistrato non deve temere le critiche, ne orientare la sua azione nella ricerca del consenso. La vicinanza della più alta carica dello Stato ci conforta e sprona».

Il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura ed avvocato Giovanni Legnini ha salutato nel suo lungo intervento il presidente della Repubblica e del CSM, Sergio Mattarella.
«Sin da subito – ha raccontato Legnini – apparve la dimensione della tragedia che aveva colpito L’Aquila e il suo impatto sulla città e sull’intera regione, con il collasso delle strutture regionali.
Molti avvocati avevano perso familiari, casa, studi e fascicoli, la capacità di trovare soluzioni e capacità di reazione  gli operatori del diritto riuscirono a ripartire già dal 16 settembre del 2009.
Adottammo decisioni e misure di sostegno per la ripresa ed affidammo alla persona di Gianni Canzio la ripartenza della giustizia aquilana’.
Forte l’emozione di Legnini rientrando nel primo lotto del Tribunale aquilano.
«La tragica vicenda aquilana – ha concluso Legnini – affida due insegnamenti al Paese. La necessità di riflettere e poi produrre interventi normativi tra giustizia ed emergenza, causalità e colpa per il riconoscimento delle responsabilità, nonché ai rischi connessi all’emergenza da comunicare.
Importante il confronto intenso tra magistratura e protezione civile attivato da Canzio e Gabrielli, che ha chiarito la necessità di poter disporre di mezzi e strumenti straordinari per gli uffici giudiziari che si devono occupare di emergenze, la rigidità lascia margini ristrettissimi per far fronte alle emergenze».

Al termine dell’intervento del Vice presidente Legnini il presidente Mattarella ha lasciato l’aula senza fare alcun discorso.