L’Aquila: piano di abbattimento complessi Case e Map

26 febbraio 2016 | 09:56
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L’Aquila: piano di abbattimento complessi Case e Map

Il Consiglio comunale, alla ripresa dei lavori, ha approvato un ordine del giorno, presentato dal consigliere Stefano Palumbo (capogruppo Pd), riguardante il “Piano di abbattimento complessi Case e Map”.  In particolare, sulla base del documento, il Consiglio impegna il sindaco e l’amministrazione a “elaborare un piano di abbattimento dei complessi, che tenga conto di valutazioni di carattere economico, urbanistico, sociale e demografico, facendosi promotore, presso il Governo, del reperimento delle somme necessarie agli interventi conseguenti”.
Via libera anche ad un secondo ordine del giorno, che vede come primo firmatario il consigliere Ermanno Giorgi (Centro Democratico), avente per oggetto “scie chimiche e informazione”, con il quale “si impegnano il Consiglio, il sindaco e l’amministrazione a farsi promotori presso il Governo affinché si chiarisca la situazione”. Il documento rileva  in premessa  che si ritiene “ormai inderogabile che su questo ‘misterioso e preoccupante’ tema il Governo italiano informi tutti i cittadini”, data la “massiccia e continua  immissione di sostanze che possono essere nocive”.
Approvata anche la proposta deliberativa, a firma dell’assessore alle Attività produttive Pierluigi Mancini, contenente la definizione dei termini massimi di mantenimento delle strutture provvisorie adibite ad attività produttive, ai sensi delle deliberazioni consiliari numero 57 del 2009 e numero 105 del 2012. L’atto preve che, a domanda motivata e documentata dell’interessato, sia consentita la proroga delle previsioni derogatorie previste con le precedenti deliberazioni consiliari, in funzione del ripristino del 60 per cento delle condizioni di agibilità della sede originaria, e comunque nel termine di 36 mesi. Al titolare dell’attività economica la cui sede è tornata agibile è riconosciuta la facoltà di mantenere la sede provvisoria rilocalizzata per un tempo massimo di nove mesi, per dar modo di provvedere al riallistimento e al rientro. Alle attività la cui sede nel centro storico, seppure tornata agibile, sia di fatto inutilizzabile ai fini commerciali a causa delle interferenze con il cantiere per la realizzazione dei sottoservizi, è consentito il mantenimento della sede provvisoria fino alla conclusione dei lavori. Entro 90 giorni dalla scadenza dei termini  fissati nella delibera i manufatti provvisori dovranno essere rimossi e dovrà essere ripristinato lo stato dei luoghi. Approvato un ordine del giorno, presentato dal consigliere Ettore Di Cesare (Appello per L’Aquila), per l’esposizione a Palazzo Fibbioni di uno striscione con la scritta “Verità per Giulio Regeni”, in adesione alla campagna di Amnesty International.
Sono state rinviate, invece, le discussioni sui quesiti referendari relativi al Gran Sasso, sui Sic  e sul Masterplan, su richiesta degli stessi consiglieri proponenti.

Albano: “grande risultato Pd, ora guardare avanti“: “E’ positivo che il livello del dibattito si sia alzato, e che stiamo incominciando a imparare a uscire dal recinto delle sterili contrapposizioni.   È un grande risultato ottenuto dal Partito Democratico l’approvazione dell’ordine del giorno in Consiglio comunale, con la convergenza di una parte importante della minoranza, sulla necessità di fare una valutazione generale sull’utilizzo futuro del patrimonio del Progetto Case, che comprende anche la possibilità di demolirne una parte.
Dai fondi  del quattro per cento per la ricostruzione economica del cratere emerge il profilo di una città e di un territorio che hanno l’opportunità di darsi una nuova, feconda vita, e in parallelo si fa largo l’idea di ragionare, senza tabù, sulle porzioni utili e meno utili, nell’ottica del disegno della città che verrà, del patrimonio immobiliare realizzato per l’emergenza. Dobbiamo capire e confrontarci su quello che sarà il Progetto Case del futuro, sia dal punto di vista degli usi che se ne faranno, sia del rapporto tra quei quartieri e la città. Valutazioni economiche, sociali e urbanistiche andranno fatte e messe in relazione con l’idea e il progetto dell’Aquila che verrà. Si tratta di mantenere e valorizzare quello che serve, e mettere da parte ciò che non solo è inutile, ma rappresenta un peso per la comunità.  Da oggi la questione è sul tavolo.
Naturalmente non avevamo bisogno che ci fosse a Sassa una ennesima manifestazione della scarsa qualità di una delle strutture del Progetto Case per riconoscere lo spirito di propaganda e la superficialità delle dichiarazioni dell’ex presidente del Consiglio, ieri.
Non credo inoltre che sia bisogno di rispondere nel merito, né entrare nel dettaglio della polemica in cui è coinvolto l’ex Capo della Protezione civile Guido Bertolaso.
Penso che stare dalla parte dell’Aquila, in questo momento, sia riuscire a guardare avanti, valorizzare le nostre forze e le nostre potenzialità, che sono tante. Nel rispetto del dramma e della memoria di quei giorni terribili, che hanno allungato la loro ombra per anni a venire, dobbiamo trovare la forza di ripartire nel segno di un progetto.
L’errore, adesso, sarebbe cadere nel tranello di essere risucchiati dai richiami dei fantasmi del passato”.