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Silvio Berlusconi: ‘Io e Bertolaso all’Aquila come la Madonna e Gesù bambino’

5 marzo 2016 | 12:09
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Silvio Berlusconi: ‘Io e Bertolaso all’Aquila come la Madonna e Gesù bambino’

“Quando Guido e io andiamo all’Aquila ci accolgono come la Madonna e Gesù bambino“. Silvio Berlusconi torna a parlare dell’esperienza post sisma del capoluogo abruzzese in occasione di un incontro a Roma per il sostegno della candidatura a sindaco di Guido Bertolaso. Il leader di Forza Italia risponde ad Antonello Caporale, giornalista del Fatto Quotidiano, che la sera precedente aveva intervistato Bertolaso durante la trasmissione Virus- Il contagio delle idee su Rai Due.

Caporale: “Roma è coperta di debiti. Bertolaso ha speso una quantità enorme di soldi a L’Aquila. Roma non ha i soldi”.

Bertolaso: “C’è il problema del patrimonio della città come la situazione degli immobili. Serve un censimento serio di tutto ciò che è di proprietà di Roma. Tolleranza zero contro il degrado”.

Caporale: “E’ uno slogan”.

Bertolaso: “A Roma c’è un’anarchia diffusa. Bisogna ristabilire le regole”.

Caporale: “Per Roma, serve uno staff competente al servizio del sindaco. Un uomo solo non ce la fa”.

Bertolaso: “Io sono un fanatico della squadra”.

Berlusconi non ci sta e ribadisce pubblicamente l’operato post sisma: “Abbiamo costruito abitazioni bellissime per oltre 20mila abruzzesi che avevano perso la casa, il cui posizionamento è stato deciso dal Comune dell’Aquila, dove la gente si è trovata benissimo. Sono pochissime  le famiglie che sono tornate indietro. Tutti sono rimasti lì, in quartieri vivibilissimi, godibilissimi, pieni di verde, con opere d’arte.”

Intanto ieri L’Aquila aspettava di avere una risposta dal processo Grandi Rischi Bis,  ma il giudice Giuseppe Grieco ha rinviato al 21 giugno prossimo l’udienza che vede imputato con le ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo e lesioni l’ex capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, assente in aula a differenza di quanto aveva dichiarato in altre interviste oltre al fatto che intende  non rinunciare alla prescrizione che scatterà il prossimo 6 ottobre.