Adriana Tronca e la sua azienda vinicola. La storia di un sogno

A Tione degli Abruzzi, su quattro ettari di terra nel cuore del Parco Sirente-Velino, c’è un vero paradiso naturale: l’azienda agricola Vigna di More.
Pinot nero e Traminer, a 600 metri sul livello del mare, hanno trovato condizioni ottimali e uniche nella zona. A questi si affiancano il Rosso Lamata e il Santagiusta, il primo spumante d’altura in Abruzzo realizzato con Metodo Classico, 70% Pinot Nero e 30% Chardonnay.
A guidare tutto Adriana Tronca, aquilana d’origine, con un sogno grande che realizza con determinazione e tenacia.
La sua storia è incredibile, è quella di una donna che segue la sua strada “perché il richiamo del sangue è più forte di tutto”.
Per anni fa l’odontotecnica e vive a Milano, poi si trasferisce in Franciacorta, terra votata alla viticoltura, e arriva la passione per lo spumante.
“Ho sognato mia nonna che mi sorrideva in mezzo a un vigneto. In quel momento ho deciso di cambiare vita e ricominciare dalle origini”.
Arriva a Tione nel 2001 e si trova di fronte un “piccolo trentino Alto Adige nel cuore dell’Abruzzo”.
“In quel momento si discuteva sulla rivalutazione della valle. Immediatamente ho cominciato la mia ricerca. Ho studiato il posto e ho cominciato a piantare pere, ciliegie, melo cotogno e poi il vitigno nero”.
Adriana Tronca è un fiume in piena di idee e progetti. Non ha ancora una cantina tutta sua, quindi i suoi vini continuano a fermentare nelle cantine vicine .
Dopo anni di lotte con la lentezza della burocrazia e un periodo difficile dal punto di vista economico, Adriana Tronca guarda avanti con ottimismo. Ci annuncia che a Pedicciano c’è un progetto in stesura e quindi probabilmente anche la realizzazione di una cantina tutta sua. Nella piccola frazione ha trovato una mentalità più aperta rispetto che all’Aquila.
Spiega il perché: “L’Aquila ha una visione chiusa e circoscritta. Ho avuto difficoltà a vendere il mio vino. Non esiste solo il Montepulciano. A 600 metri sul livello del mare non si può produrre Montepulciano e allora si mette altro. Ho fatto assaggiare per tre volte il mio vino alla Cantina del Boss che non l’ha apprezzato”.

Adriana vive grazie al passaparola e porta in giro il suo vino e i suoi prodotti: ai Salotti del Gusto a Firenze hanno usato il suo zafferano..
L’imprenditrice di Tione è conosciuta anche grazie alla marmellata di mele cotogne e al torrone con zafferano, miele e mandorle.
“Ho fatto tutto da sola negli ultimi 4 anni – ci racconta. Sono stata costretta a causa dei problemi economici, per un periodo ci sono state più uscite che entrate. Presto sarò affiancata da mia figlia. Lei ha la mia stessa passione e nel giro di due anni pianterà dei vigneti”.
“Penso positivo e ricomincio per la terza volta” – conclude Adriana Tronca.
“Spero che i frutti del mio lavoro possano essere conosciuti per avere una possibilità reale come le altre eccellenze d’Abruzzo” .