Belvedere, presto i lavori al ‘ponte che ha unito la città’

“Manca poco per la pubblicazione del bando per l’assegnazione dei lavori di Ponte Belvedere” – è quanto dichiara a IlCapoluogo.it l’assessore alla Ricostruzione pubblica Maurizio Capri. “Potrebbero esserci problemi con il nuovo Codice degli Appalti, ma la pratica è definita”. Si tratta di giorni quindi e poi si potrà procedere ai lavori di un’arteria importante della città ferma ormai da sette anni.
LAVORI: La spesa prevista è pari a 1 milione 400 mila euro. Verranno effettuati interventi di rinforzo strutturale, sostituzione dei dispositivi di appoggio della campata centrale, rifacimento del piano stradale e del sistema di illuminazione, opere di drenaggio e finiture. Lo studio preliminare, redatto dalla facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila e coordinato dal professor Dante Galeota, ha potuto confermare che il ponte non ha subito gravi danni strutturali. Le prove di carico per testare la resistenza sono state effettuate due anni fa facendo salire sul ponte quattro autotreni, ognuno da 40 tonnellate. Il lavoro sul ponte non sarà invasivo e richiederà qualche mese. “Bisognerà sostituire gli appoggi della travata centrale che dovrà essere sollevata per permettere di inserire i nuovi appoggi” – afferma il geometra Francesco Zaccagno che ha abitato per oltre vent’anni nella sua “casa accanto al ponte che ora aspetta la partenza dei lavori”.

“Le prove di carico sono state ottime. Ma immediatamente dopo il terremoto c’era molto allarme a causa del presunto spostamento dell’appoggio di monte del ponte, quello che si affaccia su Viale Persichetti” – ricorda il geometra Zaccagno. “Il cedimento è stato del terreno, non della struttura. Il muro della mia casa è traslato di 30 centimetri. Questi grossi spostamenti intorno al ponte avevano allarmato tutti i tecnici. Il professor Galeota ha fatto un lavoro enorme che ha richiesto tempo anche per le numerose prove effettuate”.

Ponte Belvedere è definito come il Ponte che unisce la città. “Per questo è stato costruito, per unire le due colline. Era il 1964 quando fu aperto al traffico, da allora ha rappresentato uno snodo importante per L’Aquila”. Intanto i palazzi sotto Ponte Belvedere sono tornati agibili e già da diverso tempo molte famiglie hanno fatto ritorno a casa. “Già negli anni ’60, durante la costruzione del ponte quelle case c’erano e vennero fatte evacuare le famiglie per effettuare lo sbassamento del tetto di uno dei due palazzi”. Il dislivello si può notare bene dalle foto. “Adesso le abitazioni non dovranno subire nessuna modifica e non avranno alcun problema durante i lavori di messa in sicurezza”.
