Crollo Casa dello Studente, la Cassazione conferma le condanne

La 4/a sezione penale della corte di Cassazione ha confermato le quattro condanne per il crollo della casa dello studente avvenuto il 6 aprile 2009.
Il sostituto procuratore Oscar Cedrangolo aveva chiesto la conferma delle quattro condanne per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni, ma con la rideterminazione della pena per la concessione delle attenuanti generiche.
Le Difese avevano invece chiesto la prescrizione del reato in quando i lavori di ristrutturazione che vengono contestati agli imputati sono avvenuti nel 2000.
Alla lettura della sentenza da parte del presidente del collegio giudicante Rocco Blaiotta scene di commozione tra i numerosi famigliari delle vittime e i legali di parte civile presenti in aula.
La sentenza di secondo grado impugnata dagli imputati venne pronunciata dalla Corte di Appello di L’Aquila nell’aprile 2015; in quella sede fu confermata la sentenza del GUP Giuseppe Grieco con la quale i quattro venivano condannati per i reati di disastro colposo, crollo di edificio, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime.
I tecnici Berardino Pace, Pietro Centofanti, Tancredi Rossicone sono stati condannati in secondo grado a 4 anni di reclusione, mentre il tecnico dell’Azienda per il diritto allo studio universitario, Pietro Sebastiani, a 2 anni e 6 mesi. I primi tre sono i responsabili della ristrutturazione del palazzo avvenuta nel 2000, il quarto aveva la competenza del controllo per conto della proprietà dell’edificio.