Regione ‘distratta’: cita legge sbagliata e Letizia Marinelli insorge

Guerra aperta tra Letizia Marinelli, consigliera di parità uscente, e la Regione Abruzzo.
Dopo aver denunciato, qualche settimana fa, di non esser riuscita, nemmeno dopo insistenze, ad avere una PEC ufficiale da parte della Regione Abruzzo, ora torna alla carica e chiede l’annullamento dell’avviso con cui la stessa Regione intende designare un nuovo consigliere.
Il nodo, come si legge nella nota inviata dalla stessa Marinelli, sta nella procedura di valutazione comparativa per la designazione del consigliere (o consigliera) di parità indetta dalla Regione Abruzzo che la stessa Marinelli ha provveduto a segnalare come illegittima.
“ A quanto pare visti gli ostacoli che questa giunta regionale mi ha opposto nello svolgimento del mio lavoro non ritengo abbiano intenzione di rinnovare il mio mandato. Mi è sembrato quindi importante segnalare che nell’avviso pubblico di selezione apparso nel BURA ordinario del 23.03.2016 n. 11 abbiano clamorosamente sbagliato il richiamo alla normativa che nel frattempo si è modificata. Non ho intenzione di rimanere attaccata ad una poltrona che frutta scarse 150,00 di indennità mensile ma ho la volontà e caparbietà di portare a termine i progetti per i quali ho tanto lavorato.” Questa la dichiarazione della Marinelli che aggiunge: “mi chiedo come mai questa giunta Regionale non abbia viceversa provveduto tempestivamente alla nomina della nuova Commissione di pari opportunità regionale, organismo politico al quale si applica lo spoil system e dunque sarebbe dovuto decadere già all’indomani della vittoria del centro sinistra alle elezioni regionali. Sarà mica perché la commissione si occupa solo di fare convegni ?” aggiunge.
“Ritengo che qualora sia stata una “svista” codesta Presidenza procederà per l’annullamento dell’avviso senza farmi spendere ulteriori soldi per il ricorso giudiziario . Farmi terminare il lavoro probabilmente è pura utopia.” conclude Letizia Marinelli.