Nervosismo in consiglio, scintille su vitalizi e trasporti

Seduta nervosa quella del Consiglio regionale odierno, arrivato 40giorni dopo l’ultima convocazione: urla, cartelli con su scritto vergogna e accuse reciproche sono lo specchio di quanto visto all’Emiciclo.
Le Commissioni lavorano a singhiozzo e pur di portare avanti progetti e disegni di legge si arriva in Consiglio senza la relazione delle Commissioni, in particolare quella più importante della Prima Commissione Bilancio. E la bagarre all’Emiciclo è assicurata.
I toni si sono alzati e non poco, infatti, nella discussione della proposta di progetto di legge alle Camere sull’introduzione del principio della separazione tra le banche commerciali e le banche d’affari: una proposta inserita all’ordine del giorno senza relazione ai sensi dell’art. 70, ovvero senza che la Commissione relativa si sia espressa. Lo consente il Regolamento, così come è la stessa Costituzione ad affermare che le Regioni possano proporre progetti al Governo nazionale: ma se all’ordine del giorno sono previsti ben quattro progetti non discussi preventivamente, lievitati poi a sei, è abbastanza chiara la difficoltà di dialogo tra le Commissioni consiliari e le discussioni in Aula.

Lo ribadiscono i 5 Stelle, nei loro interventi, arrivando ad astenersi sull’argomento banche, decisamente nelle loro corde: e lo sottolinea D’Alessandro( “vi siete astenuti su una cosa vostra perché non l’avete proposta voi”), in un confronto fatto di scintille con il 5 Stelle Smargiassi. E’ un susseguirsi di “vergogna” (D’Alessandro) e “sei limitato” (Smargiassi) che dura quasi un minuto, bloccando i lavori e facendo presagire uno scontro su un’altra discussione, quella sull’abolizione dei doppi vitalizi. In apertura di seduta, infatti, è lo stesso D’Alessandro a chiedere di inserire un emendamento che dimezzi, ma non abolisca, il vitalizio di consigliere regionale a chi ha doppi incarichi, proprio per non andare a cancellare ciò che le regole di allora avevano consentito. “Vuoi lo sconto sul vitalizio” ribatte Smargiassi. E in chiusura, il colpo di scena: il PD chiede il rinvio in Commissione della questione per presentare un proprio progetto sui vitalizi “e non solo: una legge organica, vera, fatta non di propaganda”. E spuntano i cartelli “Vergogna” da parte dei consiglieri 5 Stelle: il volume delle urla è altissimo e il Presidente Di Pangrazio fa fatica a riportare alla calma l’Assise.


“Questa volta la casta si è autoconservata” sbotta Sara Marcozzi, incredula, che lascia i banchi dell’opposizione insieme ai colleghi 5 Stelle.
Ma non è stato l’unico momento di tensione.
Nel Consiglio straordinario sui trasporti è lo stesso delegato ai Trasporti Camillo D’Alessandro che ribatte punto su punto alle critiche poste al progetto TUA da Forza Italia: “siete voi ad aver tagliato in modo lineare i kilometri. Noi tagliamo ma sulle sovrapposizioni gomma-gomma, gomma-ferro. Siete stati voi nella scorsa legislatura ad indebolire complessivamente il TPL, tanto da dover scontare, oggi, uno sbilanciamento troppo grande e negativo tra ricavi e costi. Non va tutto bene in TUA” ribatte. ” Ma alla fine delle difficoltà riorganizzative TUA funzionerà e sarà un modello anche dal punto di vista del ferro”. E anche la proposta di legge sui Servizi Minimi del TPL, inserita all’ultimo all’ordine del giorno, passa a maggioranza: stop, quindi, alla concorrenza selvaggia da parte di operatori privati su tratte pubbliche. Maggioranza garantita, però, dai consiglieri di Forza Italia, che hanno sottolineato il fatto di essere rimasti in Aula per non far cadere il numero legale.
Ancora scintille, poi sull’elezione di quattro componenti del Collegio regionale per le Garanzie Statutarie: 21 voti favorevoli, si deve arrivare a 23. Mancano i voti dei 5 Stelle: tutto rinviato.