A Sulmona un risultato storico

di Roberta Galeotti
A Sulmona le liste civiche sfondano ed Annamaria Casini sfiora la vittoria al primo turno (45%). Andrea Gerosolimo che della lista Casini è stato ideatore ed ispiratore, si afferma decisamente come il leader della prima forza politica non partitica nelle aree interne. Il candidato “mascherato” del PD, Bruno Di Masci, resta inchiodato al 26%. Un distacco chiaramente incolmabile. Un disastro per il PD, un risultato storico per Gerosolimo. La Casini sarà il primo sindaco donna di una città importante come Sulmona, eletta da una lista senza partiti, de-renzizzata e senza neppure i vecchi ras del PD. Andrea Gerosolimo sta concretizzando un disegno organico di sviluppo per tutta la provincia interna aquilana: il territorio dell’Aquila, quello della Marsica e la Valle Peligna potrà ora stringere un patto politico di convergenza verso obiettivi di sviluppo e di valorizzazione delle aree interne e montane, obiettivi di contenimento di una Regione sempre più costacentrica, obiettivi di valorizzazione di leadership politiche locali che però condividano la necessità di difendere e sviluppare territori importanti sempre più marginalizzati dalla politica di D’Alfonso. Il consigliere regionale Gerosolimo vive ora un momento magico e starà bene attento a non farsi marchiare né da sinistra né da destra. Certamente la sua ascesa si scontra immediatamente contro due leadership importanti: quella della Stefania Pezzopane all’Aquila e quella di Peppe Di Pangrazio ad Avezzano. Entrambi si sono sbilanciati nella competizione elettorale appoggiando, anche con modalità inusuali e molto personali, Bruno Di Masci, l’avversario di Gerosolimo a Sulmona. La Pezzopane non è riuscita ad indebolire il suo competitor alle prossime politiche, quando il capolista sarà calato da Roma e tra tutti gli altri candidati sarà eletto solo chi riuscirà a calamitare il maggior numero di preferenze. Ancora più complicata la situazione di Peppe Di Pangrazio che, appoggiando Di Masci a Sulmona insieme al fratello Gianni, ha minato alle fondamenta le radici istituzionali del suo ruolo di Presidente del Consiglio Regionale. Un ruolo che impone cautela e terzietà, qualità entrambe smarrite dal Presidente quando è sceso apertamente in campo contro Gerosolimo. Il rullo compressore di Gerosolimo ha bisogno di spazio di manovra e la prima spallata potrebbe essere una mozione di sfiducia per il Presidente del Consiglio Regionale, la seconda una candidatura forte da opporre ad Avezzano alle prossime amministrative al sindaco Gianni Di Pangrazio.