La Casini stravince a Sulmona

20 giugno 2016 | 10:22
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La Casini stravince a Sulmona

di Roberta Galeotti
Con il 65.35% Annamaria Casini è stata eletta nuovo sindaco di Sulmona.
Amara sconfitta per Bruno di Masci che si è fermato al 34.65%, nonostante i grandi calibri del Pd che lo hanno sostenuto in questa campagna elettorale.
Come abbiamo ampiamente scritto nelle scorse settimane, inizia una nuova era politica per la regione interna della provincia aquilana da cui ha preso il volo l’assessore regionale Andrea Gerosolimo.

Forte della vittoria facile, a Prezza, della moglie contro l’avversario sostenuto in campagna elettorale dalla senatrice Pd Pezzopane.
Forte, soprattutto, dei quasi 30 punti percentuali che separano a Sulmona la sua candidata, Anna Maria Casini, dall’avversario Bruno Di Masci: il quale invece di risollevare le sorti del centrosinistra dopo la debacle di Ranalli, si è apparentato con Forza Italia al ballottaggi di ieri, sperando nel sogno lontano del ribaltone.

Negli ultimi comizi precedenti al ballottaggio, la Casini parlava come se fosse già stata incoronata il nuovo sindaco di “Sulmona che tornerà capitale del Centro Abruzzo”, mentre Di Masci perdeva le staffe negli ultimi comizi e Gerosolimo parlava del 19 giugno come “l’appuntamento con la storia”. (Leggi anche Colpi bassi, la maggioranza fa crac).

E una nuova pagina della storia della politica regionale, in termini di poltrone e di posti in lista, potrebbe essere iniziata proprio ieri da Sulmona, dove l’incoronamento della Casini ha chiuso il cerchio di accordo interno al Pd romano facendo scattare l’inserimento dell’assessore regionale Gerosolimo nelle liste della Camera. Brutti giorni in vista, anche, per i fratelli Di Pangrazio che dovranno scontrarsi con il battagliero assessore regionale, ognuno per le proprie competenze: Gianni Di Pangrazio si ritroverà l’invasione di Gerosolimo nella prossima competizione elettorale per il rinnovo del governo di Avezzano; mentre Peppe Di Pangrazio rischia l’immediata sfiducia come presidente del Consiglio Regionale da parte del rampante assessore di Abruzzo Civico.
andrea gerosolimo
A nulla sono serviti gli strani apparentamenti dell’altro candidato Bruno Di Masci, stranamente appoggiato dal PD e da una battagliera Stefania Pezzopane, unicamente concentrata sull’indebolimento dei Andrea Gerosolimo, suo futuro contendente nella competizione elettorale alla Camera. (Leggi anche: Coalizione bipartisan per battere Gerosolimo)
Una strana coppia, verrebbe da dire, quella frutto dall’apparentamento tra Elisabetta Bianchi, candidata di centrodestra non arrivata al ballottaggio, e Bruno Di Masci: Bianchi avrebbe portato in dote un migliaio di voti (chissà se si sono visti!), in cambio dei quali entrerebbe in consiglio comunale sia in caso di sconfitta che di vittoria di Di Masci.
Non poteva non creare un pandemonio questa scelta, che di fatto ha scatenato reazioni contrastanti anche nel centrodestra. Da una parte la senatrice Pelino e il coordinatore regionale Pagano, che hanno benedetto l’intesa. Dall’altra, i consiglieri regionali Febbo, Sospiri e Gatti che hanno disconosciuto quanto stesse accadendo a Sulmona.
Su Gatti si apre un altro scenario, interessante per gli equilibri sia in consiglio regionale sia a Sulmona: più di una voce infatti vuole che ci sia lui dietro ad una delle liste che sostengono Anna Maria Casini, quella di Fratelli d’Italia. E’ quanto rimprovera Paola Pelino al consigliere teramano: di aver fatto il doppio gioco pur di vincere.
Chi tace e continua a farlo, almeno ufficialmente, è il Partito Democratico. D’altro canto, la situazione a Sulmona è letteralmente esplosa con l’ex sindaco Ranalli, la cui caduta del Consiglio è da imputare al consigliere Pd figlio di Bruno di Masci.

——- LA NUOVA GIUNTA ——–

Inizia ora il lavoro del primo sindaco donna di Sulmona per la scelta della nuova giunta. La Casini si è impegnata a formalizzare la Giunta entro 7 giorni. Sulmona si aspetta grandi sorprese e il nuovo sindaco promette una Giunta di altissimo livello, dopo troppe legislature interrotte prematuramente che hanno distrutto il tessuto connettivo della città.

Tanti nomi circolano nei corridoi della politica, ma dalle stanze dei bottoni assicurano grandi sorprese.

Siederanno in Consiglio i più votati delle sei liste ‘Noi per Sulmona’: cinque neo eletti, tre consiglieri uscenti ed un ex-assessore.

(Leggi anche: A Sulmona un risultato storico)