La rivincita di Marinella

Strana la politica, soprattutto quella regionale, dove non sempre il buon senso vince e dove spesso si fraintende il silenzio e lo studio con la remissività.
Marinella Sclocco non fa politica urlando, questo è un dato di fatto: non fa proclami ma lavora sottotraccia.
I maligni della politica l’avevano data per vinta, una figura non troppo incisiva, che non alza mai i toni: unica donna in Giunta, in una Regione in cui le rappresentanti femminili sono solo due, lei e la consigliera Cinque Stelle Sara Marcozzi. Insomma, sono lontani i tempi di Anna Nenna D’Antonio, prima e unica presidente donna in regione.
Nella politica urlata e perlopiù maschile, l’assessore regionale è stata sempre chiamata Marinella, senza cognome: le parole sono importanti e anche il non chiamare per cognome un assessore donna la dice lunga su quanto le esponenti femminili debbano sgomitare per farsi rispettare in un ambiente prevalentemente di uomini. Quanto è difficile essere donna? Se lo era chiesto anche lei, l’8 marzo, in un intervento dai toni decisi (8 marzo: quanto è difficile essere donne?).
Ma al momento giusto, ecco che Marinella tira fuori gli artigli e in 48 ore ribalta tutto: novità importanti sul diritto allo studio, un nuovo piano del sociale dopo 17 anni e l’elezione della consigliera di parità. Un secco 3 a 0 ai maligni e ai superbi, avrebbe detto De Gregori, per una rivincita che in queste ore l’assessore Sclocco sta assaporando di gusto.
Sul diritto allo studio la notizia è davvero positiva: l’Abruzzo è la seconda Regione italiana ad aver innalzato la soglia ISEE per l’accesso alle borse di studio universitarie per l’anno accademico 2016-17. Il 10% di studenti in più rispetto ad oggi potranno godere delle borse di studio, visto che la soglia base dell’ISEE passerà dai 18000 ai 23000 euro. Una boccata d’ossigeno per famiglie, università stessa e studenti che avranno una possibilità in più di accedere al sistema universitario, ancora off limits per molti a causa proprio della disponibilità economica.
Del piano sociale regionale avevamo già parlato (Piano del Sociale, l’Abruzzo corre ai ripari): è stato approvato ieri dalla Giunta dopo un anno e mezzo di riunioni con le associazioni e i rappresentanti del territorio. “Oltre 1500 persone agli incontri, sono arrivati più di 600 contributi e sono stati tutti inseriti” dice a Il Capoluogo l’assessore Sclocco con gioia. “L’atto più importante da assessore” sottolinea.

“Abbiamo superato un fermo di 17 anni: è un piano regolatore, siamo orgogliosi del lavoro di partecipazione e coordinamento fatto”. Certo, ora deve passare al vaglio del consiglio regionale… e tutto può succedere. “Ma io faccio un appello ai consiglieri regionali: non è il piano dell’Assessore Sclocco, è il piano di tutti, scritto da tutti”.
Infine, il pressing per colmare il vuoto della rappresentanza della consigliera regionale di parità ha ottenuto oggi i risultati sperati: ad essere nominata è Alessandra Genco, 49 anni di Pescara, funzionaria di Equitalia e componente, dal 2007 ad oggi, della segreteria regionale della Cgil Abruzzo. “Da anni si occupa di queste tematiche, non è calata dall’alto e ha dedicato la sua vita professionale alla tutela di diritti dei lavoratori e delle lavoratrici” dice soddisfatta Sclocco.
In tempi di Europei, questo 3a0 sa di passaggio di turno: le sfide continuano, le proposte sul tavolo sono tante e sono altrettante le rivincite che Marinella già annuncia di volersi prendere.
(e.f.)