Turchia, aquilano a Smirne: Stiamo bene

16 luglio 2016 | 08:51
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Turchia, aquilano a Smirne: Stiamo bene

Un tentativo di colpo di Stato di una parte dell’esercito turco contro il presidente Erdogan ha scosso Ankara e Istanbul e ha tenuto i governi di tutto il mondo con il fiato sospeso.
La notte piu’ lunga della Turchia si conclude con il fallimento del colpo di stato, Dopo ore di bombardamenti e combattimenti a Istanbul e nella capitale Ankara, i militari golpisti si sono arresi. Ma la loro sconfitta appariva gia’ chiara durante la notte, quando l’aereo di Erdogan è atterrato all’aeroporto Ataturk di Istanbul, solo poche ore prima nelle mani dei putschisti. Il bilancio finale è di almeno 60 morti negli scontri ad Ankara e altri 6 accertati a Istanbul, con oltre 130 feriti. Ma sono numeri destinati a crescere nelle prossime ore. Come probabilmente anche quelli dei militari arrestati: 754, secondo le ultime cifre fornite dal ministro della Giustizia, Bekir Bozdag.

La comunicazione in queste ore con la Turchia è complicatissima se non impossibile. Da ieri sera sono stati bloccati anche tutti i social media. A tratti si riesce a comunicare. A Smirne c’è anche un giornalista originario dell’Aquila, Luca Muzi che tramite Facebook riesce a comunicare: “Annalisa e io siamo al momento a Smirne in Turchia. Stiamo bene e abbiamo comunicato la nostra posizione all’ambasciata. Seguiamo le evoluzioni del colpo di stato da casa. Facebook e Twitter bloccati, Whatsapp funziona per il momento. Scrivete lì, o mandate sms.” (f.m.)