Sulmona chiede più sicurezza

30 agosto 2016 | 16:08
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Sulmona chiede più sicurezza

La paura che una scossa di terremoto possa colpire Sulmona, dopo il sisma del 24 agosto, c’è anche di fronte alla consapevolezza che i terremoti non si possono prevedere.  Sono tante in questi giorni le richieste di controlli che testino la ‘sicurezza’ degli edifici. Ci si interroga sull’adeguamento sismico di strutture pubbliche e private anche nella Valle Peligna e nell’Alto Sangro. Esattamente come in tutta Italia si attende che Regione e Governo diano avvio a un concreto piano di interventi. 
SICUREZZA SCUOLE E OSPEDALE:Chiedono certezze sulla stabilità degli edifici scolastici presenti nel territorio. Sono i cittadini di Sulmona che hanno formato un gruppo spontaneo sul web per ritrovarsi compatti e chiedere spiegazioni agli organi competenti sullo stato di sicurezza delle scuole peligne. Un esposto alla Procura della Repubblica dove si chiedeva un’ispezione nelle scuole risale a 7 anni fa, precisamente al 21 settembre 2009. Nel frattempo il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso ha ordinato una ricognizione di tutti gli edifici esistenti sul territorio regionale, compresi quelli scolastici, fissando un vertice di verifica per il prossimo 8 settembre. Ricognizione che è stata già disposta dal Presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis.
La stessa cosa vale per gli ospedali, al centro di un acceso dibattito lungo settimane sui sui provvedimenti della rete ospedaliera che declassano in maniera evidente i nosocomi di Sulmona, Popoli e Castel di Sangro. Oggi ci si interroga sulla sicurezza, soprattutto per via dell’inagibilità del San Salvatore dell’Aquila dopo la scossa del 6 aprile. Il manager Asl Rinaldo Tordera in questi giorni si trova impegnato su più fronti: all’Aquila, dove arrivano i feriti da Amatrice e Ascoli, e a Sulmona, per il discorso sicurezza e prevenzione.
PAURA PER LA FAGLIA DEL MORRONE – Adesso più di prima la realizzazione del metanodotto Snam spaventa, soprattutto perché il sito scelto ricade in zona sismica di primo grado. Intervengono i comitati cittadini per l’ambiente:” E’ necessario trovare un’alternativa di tracciato, proprio a causa dell’elevata sismicità, al di fuori della dorsale appenninica. Ma finora i Governi che si sono succeduti tutti hanno fatto finta di nulla. Incredibile assenza del Comune di Sulmona  che dovrebbe riunirsi con urgenza e promuovere adeguate iniziative”.
LA SCHEDA DEI PREFABBRICATI, LA PROPOSTA DI CIALENTE –  Una proposta arriva dall’Aquila. E’ quella del sindaco, del terremoto e della ricostruzione, che ribadisce da anni che “non si può morire sotto le macerie. Bisogna agire affinché la cultura della prevenzione diventi concreta”.  La proposta di Cialente è mettere in atto il famoso fascicolodei fabbricati per mettere sotto controllo le costruzioni  e garantire sicurezza.  L’elevato rischio sismico non consente più di ritardare.