Tanti terremoti, un’unica storia

14 novembre 2016 | 14:26
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Tanti terremoti, un’unica storia

La Storia che non si deve raccontare èla “notte di tutte le sofferenze”, scritta a caldo da Silvio Sarta dopo il terremoto del 6 aprile 2009.
La collaborazione nata con questa testata, IlCapoluogo, ha consentito lo scorso 31 ottobre, nell’ex chiesa di San Sebastiano a Corbellino di Fagnano Alto, la messa in scena del monologo,  grazie alla sensibilità dell’amministrazione Comunale guidata da Francesco D’Amore.
La storia che non si deve raccontare arriva per la prima volta in Abruzzo, a sette anni dalla tragedia. Allo spettacolo di Fagnano seguirà la ‘prima’ all’Aquila all’interno dell’Aula Magna del dipartimento di Scienze Umane il prossimo 15 dicembre.
Silvio Sarta descrive un’attesa insonne, dolente, malinconica e rabbiosa.
“La necessità di ritornare a quella notte perché c’è ancora molto da capire e da dire”.
E’ la storia di un uomo che si racconta in un monologo di 50 minuti, durante i quali l’uomo vede, sente e in qualche modo prevede quello che ormai è storia.
Un’altalena emotiva che passa per il dolore, la fatalità, la rabbia, la superficialità della cronaca, ma che lascia spazio alla speranza “che non trema”.
Eppure non c’è traccia di rancore nei confronti di chi tutto e sempre comanda: la Madre Terra.
Una storia legata all’Aquila e scritta per il suo terremoto, ma che diventa attuale dopo i terremoti dell’Italia Centrale.
Tanti terremoti, un’unica storia.
Di seguito il trailer a cura di Massimiliano Brutti [Fagnano 31 ottobre 2016].