
L’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Donato Di Matteo, è indagato con l’ipotesi di reato di corruzione e turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Avezzano (L’Aquila) sugli appalti per il rifacimento degli impianti sciistici di Pescasseroli, Cappadocia e Ovindoli.
L’avviso di garanzia è scattato in seguito all’atto della proroga delle indagini chiesta e ottenuta dal pm titolare dell’inchiesta Maurizio Maria Cerrato. Secondo fonti interne all’assessorato, Di Matteo avrebbe spiegato di non sapere nulla sottolineando che si sarebbe informato chiamando il suo avvocato. Di Matteo, esponente del Pd, uno dei tre dissidenti del Governo regionale, sta partecipando all’inaugurazione della scuola di Picciano (Pescara) ristrutturata dopo il sisma del 2009, insieme al governatore Luciano D’Alfonso e ad altri consiglieri di maggioranza e di minoranza.
L’avvocato dell’assessore, Sergio Della Rocca, precisa in una nota diramata alla stampa che «l’assessore Donato Di Matteo non ha ricevuto alcun avviso di garanzia contenente la descrizione dei fatti contestati. Peraltro la richiesta di proroga delle indagini costituisce un atto formale del procedimento e non presuppone l’esercizio dell’azione penale. Di Matteo dichiara la propria estraneità ai fatti riportati dalla stampa e confida in un pronto chiarimento sulla sua posizione da parte della Magistratura».
Documenti riguardanti lo svolgimento di appalti pubblici per la ristrutturazione di impianti sciistici sono stati sequestrati, lo scorso 26 ottobre, dalla squadra mobile della Questura dell’Aquila, diretta da Gennaro Capasso, nei Comuni di Ovindoli, Pescasseroli e Cappadocia. L’informazione di garanzia, nella quale sono ipotizzati i reati di corruzione e turbativa d’asta, è stata notificata all’ex sindaco di Ovindoli, Pino Angelosante, attuale consigliere di minoranza, all’ex sindaco di Cappadocia, Lucilla Lilli (dimessasi dall’incarico qualche settimana dopo), al sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi e al sindaco di Pescasseroli, Anna Nanni. Coinvolto nell’inchiesta, oltre ad altri amministratori ed imprenditori locali, c’è anche l’ex sindaco di Ovindoli, Marco Iacutone, attualmente consigliere di minoranza. Altre perquisizioni in abitazioni ed uffici della Marsica per acquisire ulteriori prove documentali ed informatiche volte ad identificare altri presunti responsabili.