Avezzano: Neurochirurgia riconquista l’autonomia

3 gennaio 2012 | 17:34
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Avezzano: Neurochirurgia riconquista l’autonomia

Avezzano, 3 gen 2011 –  Neurochirugia riconquista l’autonomia. L’atto aziendale della Asl provinciale, stavolta promosso a pieni voti dal primo cittadino di Avezzano nella veste di componente del comitato ristretto dei sindaci della Asl, riconsegna il vecchio “status” al reparto dell’ospedale di Avezzano: unità operativa dipartimentale semplice con funzione autonoma rispetto all’Aquila. La struttura, quindi, chiusa un paio di anni fa dall’ormai ex primario Galzio adducendo la carenza di personale, viaggia verso il ritorno alla normalità operativa a 360°. Novità messa nero su bianco dal Manager della Asl Giancarlo Silveri.

La mobilitazione a tutto campo ha fatto centro e ridato i “gradi” a Neurochirurgia. Sull’altare del riordino, quindi, il saldo finale per Avezzano è più che accettabile, poiché  lascia sul campo un paio di unità complesse, conquistando però nuovi servizi di prima importanza come l’unità di Emodinamica e di Endocrinologia e lo stroke-unit che tratterà gli incidenti acuti cerebrali.

«L’atto aziendale rende giustizia alla Marsica intera – afferma il sindaco Antonio Floris – riconsegnando alla città, e quindi al comprensorio, un reparto in forma autonoma di primaria importanza per la salvaguardia della salute in caso di emergenza. Era quello l’unico neo del riordino sanitario, finalmente rimosso dalla Asl grazie alla mobilitazione di tutto il territorio con in testa il coordinatore regionale del Pdl Filippo Piccone e il consigliere regionale Walter Di Bastiano. Possiamo dire, quindi, che ha vinto il gioco di squadra per una giusta causa».

Superato il vaglio del comitato ristretto dei sindaci ora il piano aziendale viaggia verso la Regione, mentre per ripristinare la normalità operativa nel reparto di Neurochirurgia l’azienda sanitaria locale ha avviato le procedure per l’assunzione dei medici e del primario dell’Uods.

«Al termine dell’iter amministrativo – conclude Floris – il reparto di Neurochirurgia tornerà a funzionare a pieno regime in forma autonoma e, soprattutto, con interventi in tutta la sfera del trammamento dell’encefalo cancellando quella decisione assurda».

Nella prima fase, infatti, quella post-chiusura del reparto, che scatenò polemiche e proteste a non finire, aperte dal sindaco Floris che parlò di«un colpo di mano», Neurochirurgia era stata ridimenionata e messa sotto il controllo dell’Aquila. Ora il reparto dell’ospedale di Avezzano ripartirà in forma autonoma e con missione operativa a tutto campo.

NEUROCHIRURGIA E ATTO AZIENDALE, INTERVIENE IL MANAGER SILVERI – «Il reparto di neurochirurgia di Avezzano non è stato mai chiuso e, se potrà ripartire, non appena espletati il concorso per il reclutamento dei medici, già avviato, e per quello del responsabile del reparto, che verrà bandito in tempi rapidi, lo si dovrà al professor Renato Galzio, attuale responsabile della Unità operativa complessa di L’Aquila». Ad affermarlo è il manager della Asl n. 1, Giancarlo Silveri.

«Ad Avezzano Neurochirurgia fu sospesa temporaneamente non dal professor Galzio ma dalla Direzione Asl per mancanza di medici – aggiunge Silveri –  tuttavia in questi mesi, all’Aquila, il reparto ha continuato a garantire un’assistenza ai pazienti  proprio grazie al professor Galzio che, pur nella limitatezza dei posti letto disponibili, è sempre riuscito a trovare lo spazio per tutti i pazienti provenienti dalla Marsica e da altre aree  della Asl,  senza mai negare le assistenza ad alcuno». «Non sarebbe stato possibile prevedere una riapertura del reparto ad Avezzano senza la disponibilità dello stesso Galzio – continua –  che, dopo le dimissioni da responsabile del reparto di Avezzano, in virtù del regime contrattuale  universitario, non aveva alcun obbligo di continuare a garantire una continuità di assistenza.  Ribadisco quindi che il reparto ad  Avezzano verrà riaperto non appena espletato il concorso, già in atto, per il reperimento dei medici e quello, da bandire con i necessari tempi tecnici, per il responsabile della struttura».

«Sull’atto aziendale della Asl, che ha appena avuto il parere favorevole del comitato ristretto dei  sindaci, del Collegio di Direzione  e del Consiglio dei sanitari della Asl, nonché delle organizzazioni sindacali – conclude Silveri –  vorrei dire che, a differenza di quelli adottati negli anni precedenti, l’atto da noi predisposto è molto innovativo e non si limita a riprodurre automaticamente scontati schemi organizzativi. L’atto aziendale, che risponde in modo equilibrato alle diverse esigenze del territorio della Asl, apre la strada a una nuova ‘cultura’ sanitaria che mette al centro del nostro impegno sempre il cittadino».