Case Ater, Rapagnà: «Si aprano al più presto i cantieri»

L’Aquila, 3 genn 2012 – «A 33 mesi dal terremoto il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Lazio-Abruzzo-Sardegna, quale “soggetto attuatore” non ha ancora dato inizio alla “ricostruzione pesante” degli alloggi pubblici classificati E di proprietà dell’Ater e del Comune dell’Aquila».
Pio Rapagnà di "Mia Casa Abruzzo" torna a sollecitare il Provveditorato Interregionale alle Opere pubbliche ad aprire al più presto i cantieri degli edifici pubblici classificati "E", totalmente inagibili.
«Chiedo al Provveditorato, e per esso al Ministro delle Infrastrutture e al Commissario delegato Gianni Chiodi di chiarire i motivi che ostacolano o impediscono l’avvio della “ricostruzione pesante”. Il chiarimento è “necessario ed urgente”. Ricordo, ancora una volta, che la Ordinanza n. 3803 del 15 agosto 2009 ha stabilito che gli oneri per la “riparazione e ricostruzione” degli alloggi pubblici sono stati valutati in euro 107 milioni per per gli interventi da effettuarsi sugli immobili di proprietà dell’ATER, e in euro 43 milioniper gli interventi da porre in essere sugli immobili di proprietà dei Comuni del cratere”».
«Il Commissario delegato, Presidente della Regione Abruzzo e il Sindaco dell’Aquila hanno sin dall’inizio deciso di avvalersi, in qualità di soggetto attuatore, del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per il Lazio, Abruzzo e Sardegna che avrebbe potuto provvedere “anche” con i poteri straordinari della Protezione Civile, d’intesa con i Sindaci dei Comuni interessati – prosegue Rapagnà – Non dovrebbe essere solo e soltanto il Mia Casa d’Abruzzo a ribadire e denunciare che, a questo punto, la situazione si è fatta davvero “seria e preoccupante”: per questo chiedo che il Commissario Gianni Chiodi ed il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente convochino un “incontro di lavoro e di verifica” alla presenza di tutti i soggetti attuatori ed enti competenti».
«La Regione Abruzzo ed i Comuni interessati dal sisma – spiega Rapagnà – più di altri legati al territorio ed alla popolazione colpita, dovrebbero oggi “dimostrare” la utilità e l’efficienza dei rispettivi Compartimenti di competenza e dei loro innumerevoli Enti strumentali, Società partecipate e controllate: non si può correre il rischio di “abbandonare” ad altri soggetti “esterni” la ricostruzione, il recupero e la riqualificazione di un prezioso patrimonio residenziale pubblico. In questi 33 mesi purtroppo ormai perduti si sarebbe potuto riconsegnare a molte famiglie, proprietari della prima casa, assegnatari di alloggi ATER e inquilini di appartamenti pubblici e in Cooperativa, una abitazione e un tetto stabili e sicuro».
«Chiedo, ancora una volta – conclude – al Consiglio regionale ed ai Consigli Comunali del cratere, di “interessarsi seriamente e tempestivamente” delle ricostruzione e messa in sicurezza antisismica del loro proprio patrimonio abitativo. Essi hanno la responsabilità istituzionale di indirizzare, aiutare e controllare tutte le fasi dei lavori e degli interventi».
Gli edifici risultano così distribuiti nelle Zone, vie e Frazioni del Comune dell’Aquila:
Zona 1: Via XX Settembre, 123;Via Alessandro Carli, ai numeri 1, 3, 5; Via San Gabriele dell’Addolorata, ai numeri 4-6, 5-7, 8-10; Piazza Leonardo Dorotea, ai numeri 1, 3, 5, 6, 8; Zona 2: Via Vastarini Cresi, ai numeri 9, 23, 33, 43; Via Edoardo Scarfoglio, ai numeri 1, 5, 7, 7A, 7B, 16, 26; Via Spaventi Filippi, ai numeri 3, 5, 20, 26; Via Alcide De Gasperi ai numeri 3, 5, 9; Via Roberto Liberi, ai numeri 1, 3, 5; Zona 3: Via Monte Salviano, ai numeri 11, 13; Zona 5: Valle Pretara – Piazza Campo Imperatore, ai numeri 2, 3, 4, 5, 6, 7; Via Asmara, ai numeri 28, 30, 32, 34, 36; Via Colle Pretara, ai numeri 7A, 9; Via Monte Morrone, ai numeri 5, 7; Zona 7: Via del Beato Vincenzo, n. 2, 4; Via della Beata Antonia, n. 4, 14, 15; Via della Beata Cristina, n. 4; Via San Sisto, ai numeri 17, 19, 21, 24A, 27; Via Stefano e Pasquale Santucci; Zona 8: Via Amiternum, ai numeri 16, 17, 19, 18B, 21; Zona 11: intero Complesso il Moro – Via Antica Arischia, n. 46, 46E; Frazione di Preturo: Complesso di Via Verzieri; Frazione diPaganica: interi Complessi di Via Corrado Pasqua e di Via San Emidio; Frazione di Monticchio: complesso di Via Di Civita, ai numeri da 25 a 79.
Per la ricostruzione “leggera e pesante” degli alloggi popolari del Comune dell’Aquila sono stati assegnati 43 milionidi euro. Soggetto attuatore è sia il Comune che il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche.
Gli edifici pubblici di proprietà del Comune dell’Aquila classificati A, B, C ed E, sono così ubicati:
Complesso di Via Giovanni Di Vincenzo; Frazione di San Gregorio: intero Complesso Case Parcheggio di Via Statale 17 Est, n.19 Diversi edifici residenziali pubblici sparsi su tutto il territorio comunale