Pedaggi autostradali, Confcommercio: «A rischio competitività del sistema produttivo abruzzese»

3 gennaio 2012 | 11:58
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Pedaggi autostradali, Confcommercio: «A rischio competitività del sistema produttivo abruzzese»

L’Aquila, 3 genn 2012 – «I livelli elevatissimi dei pedaggi autostradali, che già erano evidentemente altissimi nello scorso anno, con gli aumenti scattati da ieri, hanno raggiunto quotazioni penalizzanti per il nostro Sistema Economico che, come gli altri, risente dell’attuale pesante crisi economica e degli effetti dei danni del sisma che hanno ulteriormente indebolito il nostro tessuto economico e produttivo». È quanto scrivono in una lettera diretta a Gianni Chiodi, Celso Cioni e Roberto Donadelli, rispettivamente direttore e presidente di Confcommercio, in merito all’aumento dei pedaggi autostradali che mette a dura prova, ancora una volta, la regione abruzzese.

«Ora – prosegue la lettera –  considerato che, come noto, la competizione economica non è più tra singole imprese ma tra “Sistemi Territoriali”, riteniamo che vigilare sui livelli dei pedaggi e parametrarli con quelli vigenti in altri territori anche confinanti possa essere necessario ed utile, proprio per evitare di ridurre la competitività del nostro tessuto produttivo che già sconta penalizzazioni sul costo del credito e di altri livelli di tariffe e servizi che condizionano negativamente le gestioni economiche delle nostre imprese, riducendone di conseguenza le loro potenzialità di mercato».

«Pertanto – concludono Cioni e Donadelli –  con la presente rivolgiamo l’invito ad intervenire a tale riguardo e verificare anche l’opportunità d’istituire un’unità operativa composta da tecnici che provveda a monitorare costantemente le entità e le congruità dei pedaggi  in relazione ai chilometri percorsi, ma anche dei livelli di costi, tariffe e servizi che incidono notevolmente sulla tenuta della competitività del nostro sistema economico che non può più sostenere ulteriormente costi ingiustificati che ne compromettono in prospettiva anche le potenzialità future».