Pescara: 50 volontari marchigiani pronti a partecipare alle ricerche di Roberto

Pescara – I volontari della Protezione civile della provincia di Fermo sono a disposizione delle forze dell’ordine di Pescara per collaborare, insieme ai volontari della Protezione civile della Provincia e del Comune di Pescara, alle ricerche di Roberto Straccia, lo studente universitario di Moresco (Fermo) che è scomparso a Pescara il 14 dicembre scorso. Oggi si è parlato della possibilità di attivare questa collaborazione nel corso di un incontro coordinato dal prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono con la partecipazione dei sindaci di Pescara e Moresco, Luigi Albore Mascia e Amato Mercuri, dei rappresentanti delle forze dell’ordine e della Protezione civile locale e di Fermo.
«Non vogliamo invadere gli spazi di chi sta lavorando al caso di Roberto nè pensiamo di arrivare a Pescara e risolvere tutto – spiega il sindaco Mercuri. Vogliamo solo collaborare perchè qualche occhio in più può sempre essere utile, pur sapendo di non essere risolutivi. Nei prossimi giorni ci prepareremo, scambiando il materiale cartografico e le informazioni con la Protezione civile di Pescara, per non arrivare impreparati, e poi attenderemo di essere contattati dai carabinieri, se avranno bisogno dei nostri volontari. Per ora ne abbiamo a disposizione 50 di tutta la Provincia di Fermo che hanno già lavorato a L’Aquila per il terremoto e dopo l’alluvione nel fermano. Per quanto riguarda le ricerche di Roberto pensiamo alla costituzione di gruppi misti di pescaresi e marchigiani».
Il primo cittadino di Moresco dice di essere «convinto che Roberto non si sia suicidato nè sia scappato di casa. Da qualche parte deve essere e ogni giorno che passa senza sue notizie è una coltellata nel cuore. Spero che non demorda nessuno – aggiunge – e che si ricominci da capo, con le indagini, se è necessario».
Intanto la Procura di Pescara (il sostituto è Giuseppe Bellelli) ha nominato un perito, Fabrizio Davide, di Chieti: si tratta di un ingegnere informatico che analizzerà i dati telefonici e informatici relativi ai telefoni e al computer di Roberto, sotto esame da parte dei carabinieri del Reparto operativo. La famiglia dello studente ha diffuso ieri un numero verde per le segnalazioni, che è 800960473.