
L’Aquila, 5 gen 2011 – «Quest’anno non rinnoverò la tessera del Partito Democratico. Oggi proprio ho comunicato al segretario comunale Francesco Iritale le mie dimissioni dalla segreteria comunale e da responsabile giustizia comunale del Pd».Ad annunciarlo, attraverso una nota, è Giulio Petrilli.
«Questa mia scelta – spiega – nasce dalla consapevolezza maturata in questi tre anni di militanza nel Pd, che dall’interno non è possibile cambiare. Alcune posizioni di carattere nazionale sono in aperto contrasto con ciò che penso: primo tra tutti il tema della pace. Sono sempre stato per un no secco a qualsiasi bombardamento. Su questo tema, invece i parlamentari del Pd, hanno votato a favore dei raid sulla Libia, così come sono stati d’accordo nel rifinanziare le missioni militari in Afghanistan. Sul tema dei diritti e del problema carceri ha avuto una posizione molto timida e in contrasto con l’amnistia che io vedo come unico terreno praticabile. Questi sono solo alcuni aspetti di carattere nazionale, ai quali aggiungo la mia non condivisione nell’allinearsi immediato e senza remore al governo Monti».
«Oltre queste divergenze di carattere nazionale – aggiunge Petrilli – a livello locale, la giunta Cialente ha fatto ben poco di progressista e di sinistra. Cartina di tornasole del suo operato, è stato l’affidamento per somma urgenza e senza bando di gara dei tantissimi milioni di euro per i puntellamenti, ma quello che è grave è che a usufruirne sono state le solite imprese, senza il criterio della rotazione. Queste pratiche, lasciano presupporre un legame non trasparente tra politica e mondo imprenditoriale. Non è una questione di poco conto, come non è di poco conto, che nessuna forza politica presente in giunta denunci questo. Stesso criterio nell’affidamento di altri incarichi e consulenze».
«Lascio il Pd ma non lascio l’idea che sia ancora possibile costruire una società più giusta, più sana e più equa» conclude Petrilli.
DE SANTIS(IDV): «SEGNALE CORAGGIOSO CONTRO IL CIALENTISMO»– «Le dimissioni dal Pd di Giulio Petrilli, responsabile Diritti civili e membro della segreteria comunale, non possono essere sottaciute per la coerenza del personaggio e per le ragioni addotte, che devono far riflettere non solo la sinistra, ma la città tutta». A sottolinearlo è Lelio De Santis, segretario IdV L’Aquila.
«Sento il dovere di esprimere rispetto per un gesto pieno di coraggio e di coerenza, e di solidarizzare con lui per il grido d’allarme su una gestione amministrativa che sa poco di sinistra e poco di trasparenza – sottolinea De Santis – In una stagione politica in cui è difficile scorgere il confine fra destra e sinistra, fra valori ed affari, fra interessi particolari ed interessi generali, Petrilli ha il coraggio di denunciare la cattiva politica anche del suo Partito e se ne va dal Pd, non per un posto o una candidatura, ma solo per difendere il suo ideale politico di pacifista e di progressista, il principio della trasparenza, il valore della moralità che non vede rappresentati nella gestione amministrativa del Sindaco del Pd, Massimo Cialente, che in tanti criticano nei corridoi e nessuno nelle sedi ufficiali».
«La voce, seppur isolata, di una persona coerente e limpida – aggiunge – deve essere apprezzata e difesa, nell’interesse dello stesso Pd e di tutti i partiti, che possono recuperare fiducia e credibilità se consentono l’espressione di tutte le posizioni, anche le più rigorose, evitando di cadere nella dittatura della voce dominante. Temo, però, che sarà emarginata e nascosta, anche da una certa stampa funzionale al potere del momento. La denuncia di Petrilli della cattiva amministrazione e del rapporto poco trasparente tra politica e mondo imprenditoriale, se corrisponde al vero, merita ulteriore riflessione ed impone iniziative politiche conseguenti, non fuga o abbandono».
«Nelle ragioni di Petrilli – conclude De Santis – ritrovo tante delle ragioni che sono alla base della scelta fatta dell’IdV per le prossime elezioni comunali di un’alleanza democratica, nel segno della discontinuità, del rinnovamento e della partecipazione vera di tutte le istanze sociali e civiche presenti in città».
PUNTELLAMENTI: FU IL PRC A DENUNCIARE LA VICENDA – «Per quanto riguarda la vicenda dei puntellamenti riportata all’attenzione dall’ex esponente Pd Giulio Petrilli, il quale sostiene che nessuna forza politica abbia denunciato prima il problema, ci preme ricordare che invece la questione fu posta in consiglio comunale proprio dal nostro Partito, potremmo elencare a testimonianza interventi su stampa, web, e tv locali, ma anche su quotidiani nazionali come Liberazione e il Manifesto. Solo dopo i nostri interventi in parte cambiò la modalità di assegnazione dei puntellamenti, il dossier da noi realizzato è ancora a disposizione di chi voglia consultarlo. Nello stesso tempo è giusto dire che su quella vicenda il sindaco deve assumersi fino in fondo le proprie responsabilità, che non possono essere scaricate solo sull’operato della Protezione Civile, le cui modalità di gestione abbiamo radicalmente contestato fin dall’inizio».