
Pescasseroli, 6 gen 2012 – Un cacciatore di Scontrone, è stato sorpreso con tanto di cani al seguito e con un fucile e munizioni adatti per l’uccisione di cervi, caprioli o cinghiali, mentre stava cacciando alle pendici del Monte San Nicola, nel comune di Pizzone, versante molisano del Parco nazionale Abruzzo Lazio e Molise. Il cacciatore, intercettato dai guardiaparco durante il quotidiano giro di controllo del territorio, è stato immediatamente fermato e segnalato alla Procura della Repubblica di Isernia. I Guardiaparco hanno provveduto al sequestro del fucile e delle munizioni, nonchè alla denuncia per esercizio venatorio all’interno dell’area protetta. Il bracconiere deteneva, tra l’altro, cartucce a pallettoni il cui l’uso è severamente vietato, due di queste erano già state posizionate nella canna del fucile, pronto all’uso.
Il Presidente del Parco ha espresso «viva soddisfazione per l’operazione portata a termine con successo dai guardiaparco», con i quali si è felicitato. Questa operazione è solo l’ultima di una serie di azioni contro la caccia di frodo, che purtroppo nell’area Parco è tutt’altro che scomparsa. In questo caso, il fatto è particolarmente grave perché la zona è frequentata da individui di lupo appenninico e dall’orso bruno marsicano, la cui presenza è particolarmente disturbata dalla caccia di frodo.
«All’associazione venatoria, a cui è eventualmente iscritto – dice il direttore del Parco Dario Febbo – chiediamo di prendere le distanze da questo bracconiere, sospendendolo nell’attesa che il giudice si pronunci sul caso. Se poi condannato, espellerlo definitivamente».