
L’Aquila, 7 gen 2012 – L’area occupata di Casematte, all’interno dell’ex presidio ospedaliero di Collemaggio, messa a disposizione dei vari comitati cittadini, degli aquilani e di tutti coloro che avessero bisogno di riconoscersi e riconquistare il far parte di una comunità dopo il terremoto, ha portato 12 ragazzi a essere rinviati a giudizio per il prossimo 10 aprile.
L’indagine è stata avviata, come si legge su Il Messaggero, in seguito ad una serie di esposti presentati dal direttore generale della Asl L’Aquila – Avezzano – Sulmona, proprietaria dell’area, Giancarlo Silveri. L’accusa è di occupazione abusiva di edificio pubblico di quello che era l’ex bar del complesso psichiatrico.
Gli interessi dell’azienda sanitaria sembrano esseri scontrati inesorabilmente con quelli sociali anelati dai giovani, soprattutto quelli del comitato 3:32. È possibile che dietro il malcontento per l’occupazione dello stabile di 28 metri quadrati ci sia la necessità di liberare l’area per mettere in atto altri progetti nel complesso di Collemaggio?
FREZZA(SINISTRA CRITICA): SOLIDARIETA’ A CASEMATTE – «Prosegue senza soste l’azione degli organi inquirenti aquilani contro i cittadini rei di voler praticare ogni sforzo per mantenere in vita la nostra città. Dopo le notifiche a quindici cittadini "colpevoli" di aver invaso l’autostrada A24 – insieme ad altre settemila che stranamente nessuno ha visto – arriva oggi la notizia di una nuova azione repressiva per l’occupazione delle Casematte di Collemaggio. L’Associazione Sinistra Critica esprime tutta la sua solidarietà ai dodici giovani di Casematte inquisiti. Al tempo stesso esprime tutta la sua contrarietà verso l’azione repressiva condotta contro chi continua a fare sforzi enormi per perseguire il sogno di ridare vita ad una città distrutta dal catastrofico sisma del 6 aprile 2009».
PRC: SOLIDARIETA’ A CASEMATTE: INVECE DI UN PROCESSO MERITEREBBERO UN PREMIO – «Esprimiamo la più totale solidarietà agli attivisti di Casematte rinviati a giudizio per aver svolto una meritevole attività di volontariato e impegno civile e sociale. E’ una vergogna che venga perseguito chi ha recuperato uno spazio abbandonato e inutilizzato da anni creando un punto di aggregazione in una città desertificata dal terremoto. Gli attivisti di Casematte meriterebbero un premio per il lavoro svolto avendo tra l’altro restituito alla funzione assegnata dalle leggi vigenti degli spazi un tempo occupati da strutture psichiatriche che dovrebbero essere riconvertiti proprio a usi sociali e riabilitativi. Tutti dicono che c’è a L’Aquila un problema di mancanza di spazi per la socialità e chi ne ha creato uno – senza tra l’altro beneficiare di alcun finanziamento pubblico – viene denunciato. Non ce la prendiamo con i magistrati ma con chi ha attivato la via giudiziaria invece di affrontare con spirito positivo un esperimento prezioso di auto-organizzazione della società civile e dei giovani. Riteniamo grave il comportamento del manager della ASL Silveri che invece di procedere alla regolarizzazione di un’occupazione di evidente utilità sociale (come stava facendo il suo predecessore Marzetti) ha intrapreso la via delle denunce. Riteniamo politicamente responsabile il centrodestra aquilano e regionale che ha nominato Silveri ai vertici della ASL per non aver affrontato la questione e aver dato il via libera al ricorso alla magistratura. Chiodi, De Matteis, Giuliante, Ricciuti ben conoscono il ruolo svolto da Casematte e avrebbero dovuto attivarsi per una soluzione positiva. E’ giustificato il sospetto che la mancata regolarizzazione di Casematte e le denuncie siano in realtà un modo per colpire una fastidiosa voce di dissenso contro tutte le cricche e le consorterie che hanno cercato di far affari sul terremoto. Invitiamo il presidente – commissario Chiodi e tutti gli attori istituzionali, compreso il sindaco che non si è certo speso per tutelare questa realtà cittadina, ad attivarsi per una immediata regolarizzazione di Casematte. Bisogna fare ogni sforzo per disinnescare questa vicenda giudiziaria».
SEL: CASEMATTE SIMBOLO DELLA VITA DE L’AQUILA – «Sinistra ecologia e libertà dell’Aquila esprime la propria solidarietà a chi è stato rinviato a giudizio per aver reso alla città a pochi mesi dal terremoto uno spazio di aggregazione giovanile a pochi passi dalla zona rossa, testimoniando che questa città era ancora viva. 12 giovani di questa città andranno sotto processo per aver costruito in questi 2 anni un luogo di discussione e di incontro in una città disgregata che non aveva dove ritrovarsi e che vagava nel nulla dei centri commerciali. Sono stati denunciati per aver aperto in questa città un ampio dibattito sull’utilizzo degli spazi pubblici , in particolare del parco di Collemaggio, ampio parco verde da troppo tempo sottoutilizzato, e delle strutture dell’ex Ospedale psichiatrico. Ben diversa era la risposta che ci saremmo aspettati dalla ASL, e dai suoi manager, la regolarizzazione di quell’esperienza e la preparazione di un progetto partecipato sull’utilizzo di quelle strutture, invece è arrivato una denuncia da parte di chi si sente infastidito che la cittadinanza possa discutere del suo comportamento e di come gestisce la cosa pubblica. Riteniamo Case Matte un’esperienza positiva per questa città, ci auguriamo che le istituzioni, a tutti i livelli,affrontino con serietà e progettualità il problema degli spazi di aggregazione giovanile invece di criminalizzare chi solleva i problemi e nel vuoto delle scelte cerca e costruisce soluzioni».