
L’Aquila, 7 gen 2012 – É quasi pronto il piano commerciale. C’è da chiedersi tuttavia se non sia ormai troppo tardi per dotarsi dello strumento alla luce della dilagante deregulation post sisma. «Tutte le rilocalizzazioni nei numerosi contenitori commerciali nel post sisma sono temporanee e riguardano soprattutto i commercianti che avevano le licenze nel centro storico – ha spiegato l’assessore comunale al Commercio, Marco Fanfani -. Quando i locali originari riapriranno questi contenitori saranno svuotati. Stesso discorso vale per le gallerie commerciali che sono state aperte all’interno dei nuclei industriali. Anche queste sono aperture temporanee in deroga».
É stata, intanto, approvata in una recente seduta della Giunta comunale la delibera sulle linee di sviluppo del piano di rilancio delle attività produttive; provvedimento propedeutico alla redazione del piano commerciale. Il piano sarà una sorta di Prg del commercio che prevede le zone di espansione e riequilibrio delle diverse parti della città. «Entro fine mese sarà avviata la fase di concertazione con le associazioni di categoria, ha annunciato Fanfani -. Il piano nella sua redazione terrà conto anche di alcuni studi specifici: uno è quello che ci viene offerto dalla Università di Napoli che riguarda in particolare le dislocazioni post sisma nelle aree del progetto Case. Sono stati effettuati anche altri due studi che devono essere ancora consegnati. Le linee guida del piano prevedono le collocazioni nelle new town, la mappa degli esercizi del centro storico, la comparazione delle diverse aree della città tesa a colmare soprattutto lo squilibrio fra la zona Ovest con un surplus di contenitori commerciali e la zona est, e il tema dell’ambulantato. Il piano individuerà le aree vocate al commercio».
Circa la liberalizzazione dell’orario dei negozi, Fanfani ritiene che la legge, quando e se sarà applicata, non risolverà i problemi del commercio. Secondo le associazioni di categoria avvantaggerebbe i grandi centri commerciali, a scapito dei piccoli negozi. «In ogni caso – ha spiegato Fanfani – la legge deve essere ancora recepita dalla Regione. Per i prossimi tre mesi si andrà avanti con i turni delle aperture domenicali così come si è fatto finora». Oltre al piano del commercio l’assessore Fanfani sta lavorando anche alla individuazione di un centro fiere. «Potrebbe essere realizzato nel centro polifunzionale di Paganica, una delle grandi incompiute, visto che ci sono i fondi a disposizione per completarla». Al di là dei contenitori, tuttavia, per l’assessore la madre dei problemi resta il credito. É necessario prevedere delle agevolazioni altrimenti i commercianti chiudono. E la zona franca? «Ormai è quasi scontato che non ci sarà è necessario solo capire come spendere i 90 milioni di euro assegnati prima che ci vengano tolti e soprattutto evitando procedure di infrazione da parte della Ue».
A.Cal.