Abruzzo, trasporti: Idv, “Chiodi sa di disdetta accordi integrativi all’Arpa?”

9 gennaio 2012 | 16:28
Share0
Abruzzo, trasporti: Idv, “Chiodi sa di disdetta accordi integrativi all’Arpa?”

L’Aquila, 9 gen 2012 – In una interrogazione rivolta al presidente della Regione Abruzzo, il vice capogruppo regionale dell’Idv, Cesare D’Alessandro, chiede a Gianni chiodi, se è a conoscenza della disdetta degli accordi integrativi all’Arpa, l’azienda regionale per i trasporti, dopo aver appreso che l’avvocato Massimo Cirulli, presidente dell’Azienda, ha comunicato il recesso dagli accordi integrativi aziendali a partire dal prossimo 1° aprile 2012.

«Se Chiodi è informato della decisione assunta dal presidente dell’Arpa, di cui la Regione è azionista di riferimento a larghissima maggioranza, deve fornire spiegazioni all’intero Consiglio regionale», dichiara il Consigliere dell’IdV, «se non lo sa, deve rimuovere subito l’avvocato Cerulli, che fa parlare per la prima volta di sé, ma nel modo più inaccettabile dal punto di vista sia politico che sindacale. I rapporti tra management dell’Arpa e rappresentanze sindacali – prosegue D’Alessandro – sono ormai assolutamente inesistenti. I sindacati vengono esclusi da ogni confronto anche sulla riorganizzazione delle linee commerciali, se si esclude la disponibilità dell’assessore Mora (il quale, però, parla alla luna, viste le conclusioni alle quali siamo arrivati)».

«La disdetta degli accordi integrativi può anche influire negativamente sul percorso, già difficoltoso, di riorganizzazione delle aziende di trasporto: se i lavoratori si vedranno decurtare di qualche centinaio di euro il loro salario, cosa dovrebbero fare, visto che a fronte degli accordi integrativi avevano concesso tanta della loro disponibilità, a cominciare dall’agente unico e via discorrendo? Appena una settimana fa», ricorda Cesare D’Alessandro, «nella conferenza stampa d’inizio anno, Chiodi aveva definito ‘epocale’ la riforma del Trasporto pubblico locale abruzzese, approvata su proposta dell’opposizione e da attuarsi entro sei mesi; ma è stato subito contraddetto da autorevoli esponenti del suo partito oltre che da alcuni amministratori da lui stesso nominati, i quali, evidentemente, dimenticano di essere lì a rappresentare la Regione. Quello che sta accadendo -conclude il vicecapogruppo Idv – legittima una semplice domanda: se Chiodi non è a conoscenza dell’operato dell’avvocato Cirulli, a chi quest’ultimo risponde veramente».