Caso Straccia: ritrovamento su litorale barese, autopsia 11 gennaio

Bari 9 gen 2012 – E’ stato assegnato dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Bari l’incarico di svolgere l’esame del Dna e l’autopsia per accertare se il corpo trovato sul litorale barese il 7 gennaio scorso appartenga a Roberto Straccia, lo studente marchigiano scomparso nel dicembre scorso mentre faceva jogging a Pescara. L’incarico è stato assegnato al medico legale Gianfranco Divella, dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico, che è stato il primo a compiere rilievi preliminari sul corpo e che compirà l’esame dopodomani. Per l’autopsia torneranno a Bari, presumibilmente, i genitori e la sorella del giovane, che hanno riconosciuto con certezza, come appartenenti al loro congiunto, gli indumenti che erano indosso al corpo trovato sul litorale barese, e le chiavi e il lettore ‘mp3’ che erano nelle tasche dei pantaloncini. I genitori, per gli esami autoptici, potrebbero voler nominare un consulente di parte che assista alle indagini necroscopiche e alla rilevazione del Dna, l’unico esame che potrà dare la certezza che il corpo trovato appartiene a Roberto Straccia. Il giovane marchigiano era scomparso dal 14 dicembre scorso: le condizioni in cui è il corpo trovato sul litorale barese sarebbero compatibili con quelle di un cadavere rimasto in acqua per circa un mese.
FAMIGLIA DOMANI A BARI IN VISTA AUTOPSIA – I familiari di Roberto Straccia andranno domani a Bari in vista dell’autopsia che sarà effettuata sul corpo (non ancora identificato ufficialmente) ripescato sabato mattina a Bari Palese, con indosso i vestiti, l’ipod e un mazzo di chiavi del ventiquattrenne scomparso il 14 dicembre mentre faceva jogging a Pescara. A Bari dovrebbero arrivare anche alcuni dei consulenti del pool incaricato dalla famiglia Straccia e di cui fanno parte l’ex comandante del Ris Luciano Garofano (biologo), il dott. Enrico Rizzo, l’avv. Emilia Velletri (legale anche di Sabrina Misseri), lo psichiatra Alessandro Meluzzi, il consulente informatico Giovanni Bassetti (che si è occupato dell’inchiesta sul trans Brenda). I professionisti sono stati contattati dalla famiglia Straccia, tramite un’associazione. A fianco di Mario, Rita e Lorena Straccia si schierano, come sempre, tutti gli amici di Roberto – dice Secondo Vitali – sottoscrivendo "in pieno gli appelli televisivi" lanciati oggi dal padre e dalla sorella del ventiquattrenne.