L’Aquila, emergenza e ricostruzione: Giuliante a Chiodi, chiarezza su servizi informatici

L’Aquila. 9 gen 2012 – L’assessore regionale alla protezione civile, Gianfranco Giuliante, scrive una lettera aperta al presidente della Regione Abruzzo e commissario alla ricostruzione, Gianni Chiodi, affinché si faccia chiarezza sull’affidamento della gestione informatica dell’emergenza e della ricostruzione, e su come sil servizio sia arrivato ad un «soggetto privato», la Euroinformatica con sede in Bellante (Te).
«Con il decreto n.65 del 28 giugno 2011 – esordisce l’assessore regionale – hai stabilito, per ciò che riguarda la gestione informatica dell’emergenza e della ricostruzione, di avvalerti della Struttura Speciale di Supporto Sistema Informativo Regionale della Regione Abruzzo. La motivazione di tale avvalimento é stata quella della riduzione dei costi, visto che il precedente contratto con Selex stipulato in emergenza, risultava particolarmente oneroso. In verità la fase emergenziale acuta ha importato, come sottolineato da più parti, contratti onerosi che però a distanza di anni dovevano e potevano essere oggetto di revisione. Ad oggi, l’unico contratto liberamente rivisto é stato quello dell’informatica. Per la mensa (pasti degli sfollati presso le caserme), infatti, é intervenuta una sentenza che ha comportato la rescissione del vecchio contratto e la stipula del nuovo in convenzione con l’Adsu ed anche questo sarebbe opportuno "rivedere"».
«Con delibera di giunta regionale n.628 del 19 settembre 2011, – prosegue Giuliante – dato atto della necessità del contenimento dei costi dell’informatica si é data possibilità alla Sir, incaricata dal decreto 65 di cui sopra, di avvalersi dell’Agenzia regionale per l’Informatica e la Telematica (Arit). Sin qui tutto logico, ma l’Aritfa espletare tale servizio ad un soggetto esterno privato, Euroinformatica con sede legale a Bellante, provincia di Teramo. Quest’ultima è una società privata che conta numerose collaborazioni con enti pubblici tra i quali 1) il Comune di Teramo, 2) la Provincia di Teramo, 3) la Asl di Teramo, la Asl di Giulianova, la Asl di Sant’Omero, la Asl di Atri, 4) l’Università degli studi di Teramo, 5) la Giunta Regione Abruzzo e il Consiglio regionale d’Abruzzo».
«Tale accadimento, se non opportunamente spiegato, – aggiunge ancora l’assessore aquilano – importerebbe l’elusione di una gara d’appalto, obbligatoria quando il lavoro viene svolto da soggetto privato per costi così rilevanti. L’unica azione per la quale ci si é determinati per l’abbattimento dei costi rischia di essere trasformata in un’operazione di piccolo cabotaggio clientelare anche alla luce delle varie "inchieste" che hanno visto protagonista l’Arit, da sempre oggetto di "attenzioni" e che riverbera in danno alla Sge, alla quale sembra essere riservato il ruolo di "cavallo di troia". C’é e continua ad esserci la necessità che tu, in qualità di Presidente/Commissario, ti determini con la forza e l’autorevolezza che ti é propria per ottenere chiarimenti, individuare responsabilità e rendere finalmente trasparente ed efficiente la gestione dell’emergenza».
«Ha dell’incredibile che una tua disposizione di indizione di gare d’appalto per tutti i contratti, a distanza di un anno, sia stata elusa dai vertici della Sge e che l’unica revisione contrattuale con compiti dati alla Regione Abruzzo sia diventata occasione per un’assegnazione diretta ad un soggetto privato, per di più di entità economica tale (superiore alla soglia europea) da prevedere un bando pubblico e da drogare una buona intenzione, facendola diventare un’operazione i cui contorni di linearità sono tutti da verificare. Da ultimo, – conclude Giuliante – se per caso ci fosse stata la possibilità di un’assegnazione diretta (cosa che sembra impossibile) non si capisce per quale motivo la scelta non sia caduta su una delle tante società informatiche con sede in L’Aquila (che come tutte le altre imprese del territorio scontano i danni del terremoto) anziché opzionare, sempre e comunque, protagonisti esterni che si accaparrano commesse, così come denunciato anche dall’Ance per la ricostruzione». Giuliante si dcie «certo, ancora una volta, di una tua immediata azione che con determinazione risolva il problema».
CHIODI: CON ARIT RISPARMI PER OLTRE 2,1 MLN DI EURO
«Il servizio informatico svolto da Selex, societa’ individuata durante il periodo di gestione della Protezione Civile Nazionale, aveva un costo annuale pari a circa 2,5 milioni di euro, contro un costo preventivato dal Servizio Informativo Regionale di 370 mila euro annuali, con un possibile risparmio di oltre 2,1 milioni di euro».
E’ la risposta del Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, alla lettera aperta dell’assessore Gianfranco Giuliante a proposito del sistema informatico della Struttura commissariale. «Per ragioni organizzative e nelle more di una necessaria autorizzazione attraverso un’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, che ne consentisse la copertura dei costi sulla emergenza e non sul bilancio regionale – ha proseguito Chiodi – gli uffici della Regione hanno proposto, tramite l’assessore competente, apposita delibera di Giunta con cui si autorizzava il Sistema Informativo Regionale ad avvalersi della Agenzia Regionale per l’Informatica e Telematica (Arit)».
La delibera è stata approvata in assenza del presidente Chiodi e alla presenza dell’assessore Giuliante. Nelle more delle relative procedure di evidenza pubblica, proprio per conseguire i risparmi attesi, l’Arit, estendendo le risultanze di una gara gia’ da tempo espletata, ha utilizzato, come previsto dall’oggetto della stessa gara, alcune risorse specialistiche della Euroinformatica per attivare i necessari servizi. «Tra l’altro, – ha concluso il Commissario – l’utilizzo dell’Arit è raccomandato da una specifica legge regionale del 2000 e da una deliberazione del Consiglio Regionale dello scorso giugno. Dalla gara prossima ci si attende un ulteriore risparmio sui costi».
PAOLUCCI (PD): «GESTIONE CHIODI FALLIMENTARE, VIA IL COMMISSARIAMENTO» – «La violenta polemica scoppiata all’interno del centrodestra sul servizio informatico della Sge arriva dopo l’esplosione dei costi di gestione denunciati dalla stampa. Questo basta per imporre l’immediato stop alla fallimentare gestione commissariale targata Gianni Chiodi. Il centrodestra non può pensare di utilizzare gli aquilani e gli altri cittadini abruzzesi che aspettano la ricostruzione come carne da macello per lotte intestine, guerre di poltrone e clientele, dal primo giorno ci stiamo battendo, incontrando sempre il voto contrario del centrodestra, per una legge sulla ricostruzione che metta ordine nelle competenze e dia ai cittadini il diritto alla trasparenza finora negato. Solo così i tempi potranno essere certi e rapidi, le risorse definite e gli affaristi tenuti lontani dalla ricostruzione con l’ausilio della magistratura. Oggi Chiodi ha il solo dovere di capire che deve fare un passo indietro per il bene della città e del cratere. Bisogna evitare che Chiodi metta le mani sulla città ed è per questo che è necessario sostenere con forza e determinazione la conferma di Massimo Cialente a sindaco».