Gestione clientelare Sge, Giuliante: Io non attacco Chiodi

10 gennaio 2012 | 21:03
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Gestione clientelare Sge, Giuliante: Io non attacco Chiodi

L’Aquila, 10 gen 2012 – «Non è un attacco alla Sge o al commissario Chiodi, ma soltanto il tentativo di denunciare quello che non va, i clientelismi e il non rispetto delle disposizioni che vengono date». Così l’assessore Gianfranco Giuliante ha spiegato questa mattina al commissario Gianni Chiodi, nel corso di una telefonata chiarificatrice, il perché delle sue dichiarazioni alla stampa sui clientelismi della Sge.

Giuliante, che è anche coordinatore provinciale del Popolo della libertà, stesso partito del commissario, e possibile candidato sindaco alle amministrative dell’Aquila, ha denunciato l’esistenza di una gestione non corretta della struttura commissariale. Al centro delle polemiche la relazione Iovenitti, oggetto di un’inchiesta del quotidiano Il Centro, che mette in luce spese gonfiate della Struttura per la gestione dell’emergenza.

Giuliante aveva evidenziato due giorni fa che alcune spese sono gonfiate o inutili perché relative ancora alla gestione dell’emergenza post-terremoto. In particolare, esistono alcuni contratti che dovrebbero essere rivisti, o aboliti. Come quello per l’informatica, affidato alla Selex, che poi doveva lasciarlo alla Regione. «Il problema è», spiega Giuliante, «che la Regione poi lo ha affidato all’Arit (Agenzia regionale per l’Informatica e la Telematica), che a sua volta fa espletare il servizio a una società privata del Teramano».

Ma quando un lavoro viene svolto da un privato all’interno di una struttura pubblica, ci vuole una gara d’appalto. «Io non ho fatto altro che spiegare questo», ha aggiunto l’assessore, «cioè ho evidenziato che dopo che Chiodi ha dato mandato, circa un anno fa, di espletare i nuovi bandi per il rinnovo dei contratti, chi aveva il dovere di farlo non lo ha fatto. E questo è un attacco? A mio parere non lo è, anzi rende merito a Chiodi di aver fatto quello che doveva fare».

«A me comincia a dare fastidio che ogni volta che fotografo una realtà, o dò un indicazione al Pdl, mi si accusi di voler attaccare qualcuno», si è difeso Giuliante. «Ogni volta che la mia azione viene definita contro qualcosa o qualcuno. Se chiedo le primarie, ad esempio, è perché le ritengo utili e perché è l’indicazione che viene dal leader del partito, Angelino Alfano. Invece mi si dice di essere contro Giorgio De Matteis».

«E poi andiamo a Roma, ci si dice che dobbiamo razionalizzare le spese e scopriamo che una richiesta di Chiodi sia stata elusa, continuando ad avere contratti fatti per un’emergenza acuta», ha aggiunto. «Se c’è un sisma si può chiamare una ditta subito disponibile che faccia, ad esempio, una costruzione in 48 ore. Ma certi contratti che nascono da un’emergenza e fuori mercato non possono vigere fuori dall’emergenza. Bisogna fare nuovi bandi per rimettere le cose a posto. Questa città vive un dramma in questo momento. Ci sono troppe strutture commissariali, vige un meccanismo che raddoppia le strutture. E così si complicano i percorsi burocratici e la ricostruzione resta bloccata».

M.Gianf.

LA RISPOSTA DI GIULIANTE A SILVIO PAOLUCCI:

Strumentale e fuori luogo l’intervento del segretario regionale del PD Silvio Paolucci. La denuncia circa le spese dell’emergenza da rivedere è un addebito che può e deve essere mosso anche al sindaco Cialente, per lungo tempo vice Commissario, e che ha convissuto con tale sistema. A differenza di Chiodi, il quale ha dato disposizioni, anche se poi da altri disattese, per l’indizione di gare, Cialente ha taciuto pensando solo a mettere a reddito la propria posizione ottenendo strutture parallele, con importante dispendio di denaro pubblico, che nulla stanno producendo. D’altronde i sistematici attacchi di alcuni partiti della coalizione di centrosinistra al governo della giunta Cialente che giornalmente gli addebitano inefficienza e pressappochismo (vedi IDV) dovrebbe indurre Silvio Paolucci a maggiore cautela, impegnandosi più a risolvere le diatribe della sua coalizione che a soffermarsi sulle vicende del centrodestra.
 Solo di recente Cialente, dopo gli incontri romani, ha “osato” prendere in giro la città dichiarandosi soddisfatto dopo avere vista denegata ogni sua richiesta. Le contestazioni mosse in questo senso dall’IDV e da Rifondazione sono la plastica dimostrazione che la conferma di Massimo Cialente a sindaco, che Paolucci auspica, ha un destino gramo che le sortite polemiche del segretario regionale del PD nei confronti del centrodestra non riuscirà ad evitare.