
L’Aquila, 11 gen 2012 – Sulle primarie del Popolo della libertà Gianfranco Giuliante va avanti a spron battuto. Il coordinatore provinciale ha affidato ormai da alcuni giorni al dirigente regionale pidiellino e vice presidente della Gran Sasso Acqua, Salvatore Santangelo il compito di fare un giro di perlustrazione tra i partiti interessati a partecipare alle primarie per la scelta del candidato sindaco del centrodestra.
Domani partirà un giro di consultazioni con incontri bilaterali con tutti i partiti che intendono aderire alle primarie, a partire dai minori. Il monitoraggio avviato da Santangelo su richiesta di Giuliante ha l’obiettivo di sondare il terreno, verificare le disponibilità dei vari partiti e consiglieri comunali. Finora hanno dato la loro adesione a partecipare alle primarie, oltre al Pdl, anche La Destra (con Pierluigi Cosenza, segretario provinciale aquilano del partito) e i Liberal-socialisti. Prove di dialogo anche con l’Mpa; il segretario comunale Corrado Ruggeri si è detto disponibile a partecipare alla scelta del candidato che sfiderà il sindaco uscente Massimo Cialente a primavera. Una rete di contatti che Santangelo dovrà tessere sapientemente fino a mettere insieme tutto il centrodestra.
Sembrerebbe a questo punto superata l’impasse del centrodestra sulle primarie, forse proprio a opera di Giuliante che, stanco delle incertezze e dei silenzi anche ai livelli più alti del partito, ha infine sbottato: «O primarie, o mi candido da solo». Una “minaccia” che ha avuto il suo effetto.
«Le primarie si faranno immediatamente dopo il congresso del partito all’Aquila», spiega il coordinatore provinciale. «La base elettorale del Pdl che vorrà aderire si misurerà nelle primarie per esprimere il miglior candidato. Abbiamo avviato un confronto anche con altri settori e consiglieri comunali non del centrodestra, come l’esponente del movimento civico L’Aquila città unita, Luigi Faccia, che ha aderito alle primarie. Ma anche Stefano Vittorini (ex consigliere comunale e assessore della giunta Tempesta) ha dichiarato la propria disponibilità a entrare nella logica delle primarie».
Il passo successivo sarà, poi, quello di decidere la data delle primarie e mettere a punto le modalità di partecipazione. «Si terranno subito dopo il congresso e cioè entro febbraio», spiega Giuliante. «Potranno partecipare alla scelta del candidato sindaco gli iscritti di tutti i partiti aderenti e i cittadini che decideranno di esprimersi. Stiamo pensando di predisporre un’apposita lista degli elettori».
Punto di riferimento resta, tuttavia, il disegno di legge di Gaetano Quagliariello, capocorrente del coordinatore regionale del Pdl, Filippo Piccone. Un testo che disciplina le elezioni primarie per la scelta di sindaco e presidenti di Provincia e Regione. In base ad esso potranno votare gli iscritti al partito e i sostenitori.
M.Gianf.
PARTE IL CICLO DI CONSULTAZIONI PER LE PRIMARIE DEL PDL. IL COMUNICATO:
Da domani partirà il primo ciclo di consultazioni del centrodestra aquilano dedicato al tema della ricomposizione politico-programmatica delle forze alternative all’attuale amministrazione comunale e favorevoli all’uso delle primarie come strumento per selezionare il prossimo candidato sindaco. Salvatore Santangelo, che ha avuto dal coordinatore provinciale, Gianfranco Giuliante, il compito di organizzarle e di trovare la più ampia convergenza su questo tema afferma: «In questo momento registriamo una sintonia e un’unita di intenti con gli esponenti del Movimento Liberal Socialista e con La Destra. A quest’ultima in particolare va riconosciuto il merito di essere stata insieme a noi la più tenace sostenitrice del metodo delle primarie». L’invito a partecipare è stato esteso anche al Movimento per le Autonomie e al Grande Sud con l’obiettivo di giungere alla definizione di un programma e di una candidatura comune, ma questi due partiti non hanno ancora aderito. «La strategia è procedere a cerchi concentrici», prosegue Santangelo «partendo da coloro che vogliono dar voce alla base per giungere ad un coinvolgimento delle altre forze come Fli e Udc, che in Europa hanno come noi in riferimento i valori del partito popolare. Oggi le principali obiezioni che si fanno nei confronti delle primarie sono da un lato la delegittimazione dei partiti e dall’altro il poco tempo a disposizione. Alla prima si risponde che l’antipolitica si affronta solo con un processo di rigenerazione della classe dirigente e con nuove forme di partecipazione; alla seconda che il tempo dedicato alle primarie è un tempo utile per raffinare e rendere più forte la proposta programmatica e dare una credibilità certamente diversa al candidato sindaco».