
L’Aquila, 11 gen 2012 – Sono arrivati a Bari intorno alle 10 di questa mattina Mario e Rita Straccia, i genitori di Roberto, studente 24enne marchigiano scomparso da Pescara il 14 dicembre scorso e il cui cadavere, con molta probabilità, è quello ritrovato il 7 gennaio scorso sulle spiagge di Palese, frazione a nord di Bari.
Il riconoscimento ufficiale del corpo sarà possibile solo dopo l’esito dell’esame del Dna disposto dalla magistratura barese, che sarà effettuato contestualmente all’autopsia affidata al medico legale Giancarlo Di Vella, prevista per le 15 di oggi. I genitori del ragazzo, che erano già stati a Bari sabato per il riconoscimento (conclusosi con esito negativo a causa delle condizioni del corpo rimasto in mare per oltre 20 giorni), sono all’interno dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari per l’ultimo saluto a quello che quasi sicuramente è il corpo del loro figliolo. A dare conforto religioso alla famiglia, anche il cappellano del policlinico, don Umberto.
Insieme con i coniugi Straccia hanno raggiunto il policlinico anche i due consulenti di parte nominati dalla famiglia per partecipare all’esame autoptico, i medici legali Enrico Risso e Claudio Cacaci. Nella tarda mattinata Mario e Rita Straccia hanno lasciato l’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari senza rilasciare alcuna dichiarazione ai giornalisti. Si attende che inizi l’autopsia, prevista per il pomeriggio. Saranno eseguiti, oltre all’esame del Dna, tutti gli accertamenti utili a risalire alle cause della morte. Accertamenti che potrebbero protrarsi anche nei prossimi giorni.
ODONTOIATRA FORENSE PARTECIPA AD AUTOPSIA – Indagini odontologico-forensi sono state compiute durante l’autopsia, cominciata nel primo pomeriggio e tuttora in corso a Bari, sul corpo che quasi certamente appartiene al 24enne marchigiano Roberto Straccia. Gli accertamenti sono stati compiuti dall’odontoiatra forense Emilio Nuzzolese, che assiste il medico legale Giancarlo Divella. «Le informazioni dentali – ha dichiarato Nuzzolese al termine degli accertamenti – vanno comparate con gli altri accertamenti antropometrici e il Dna per l’identificazione personale. Sicuramente c’è bisogno di tempo perché si tratta di una procedura delicata che richiede accuratezza, ma a breve, anche entro domani, avremo già i primi riscontri».