
Avezzano, 12 gen 2012 – «La richiesta di un confronto avanzata con una lettera inviata dal direttore della Cna Avezzano, Pasquale Cavasinni, al Prefetto di L’Aquila, all’inps, all’inail, all’agenzia delle entrate, a Equitalia, a molti politici ed istituzioni, ha suscitato notevole interesse e condivisione della proposta avanzata da parte delle numerose autorità contattate. In particolare ad oggi diversi sindaci, il senatore Luigi Lusi, i consiglieri regionali Giovanni D’Amico e Giusppe Di Pangrazio, molti commercialisti ed il presidente dell’ordine Augusto D’Alessandro, l’architetto Lucia Proto dell’IDV, Augusto Di Bastiano per i consumatori e la stessa direttrice regionale dell’agenzia delle entrate dott.ssa Rossella Rotondo hanno manifestato a Cavasinni uguale preoccupazione e massima disponibilità ad affrontare la questione molto scottante». E quanto si legge in una nota Cna Avezzano.
«Considerato che la nostra non è un’iniziativa mirata a sollevare un polemica sterile e fine a sé stessa e convinti che il problema del caos e dell’allarmismo generato alle migliaia di contribuenti raggiunti dalle richieste di pagamento per decine di diversi tributi sia di scottante attualità – dichiara Cavasinni – ci auguriamo che al più presto, anche per evitare strumentalizzazioni, sia uno degli enti più importanti a convocare l’incontro richiesto Prefetto, Sindaco di Avezzano o Istituti: aspettiamo un loro segnale. In questo particolare momento di crisi di valori e, purtroppo, di recessione economica -continua Cavasinni – a nostro avviso le Istituzioni e gli enti pubblici, proprio per recuperare stima e fiducia, hanno il dovere di compiere tutti gli atti necessari per riportare calma e serenità negli animi di cittadini ed imprese e, insieme, di individuare le giuste soluzioni tecniche e anche legislative che consentano agli enti di riscuotere il dovuto e ai contribuenti di poter dimostrare eventuali e possibili errori della burocrazia».
«Sia chiaro – conclude Cavasinni – che siamo al fianco degli enti creditori e delle strutture di recupero per far pagare gli evasori ma non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Infatti, a scanso di equivoci, il problema sollevato riguarda la carenza d’informazione e anche di dialogo fra gli enti e società interessate che sta generando confusione, perdite di tempo, risposte non chiare, che provocano sfiducia, malcontento ed irritazioni nei cittadini, cosa di cui, francamente se ne potrebbe proprio fare a meno. Nel ribadire la nostra proposta sull’urgenza di un incontro per far dialogare e far condividere percorsi risolutivi comuni, attenderemo ancora qualche giorno sperando come detto che sia un’istituzione a convocare tutte le parti interessate. Nel caso in cui ciò non accadesse, provvederemo senza ulteriore indugio a farlo noi come associazione. Convocheremo noi l’incontro. Costituiremo un tavolo di lavoro con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete alla questione evidenziata e di offrire i servizi necessari a cittadini ed imprese, evidentemente in sostituzione delle pubbliche amministrazioni. In un territorio come questo ormai spogliato di strutture di servizi di fondamentale importanza per i cittadini».