Puntellamenti, Petrilli: «Attendo risposte dal Comune»

L’Aquila, 12 gen 2012 – «Attendo inutilmente una risposta ai miei quesiti, sul criterio della scelta delle ditte che hanno operato sui puntellamenti nel post terremoto del Comune de L’Aquila». A sottolinearlo è Giulio Petrilli, che evidenzia come «sarebbe stato importante avere una risposta, perché significava applicare un punto centrale del programma che fu del centro sinistra, cioè quello della partecipazione, della conoscenza e della trasparenza».
«Era anche rendere edotta tutta la città sulle ditte di fiducia del Comune – aggiunge Petrilli – visto che i lavori di somma urgenza non venivano affidati per bando pubblico ma per fiducia. Sarebbe stato interessante informare tutti i cittadini di quali ditte fiduciarie si avvalesse il Comune de L’Aquila e quali criteri erano alla base di determinate scelte, così come quelle inerenti la scelta dei direttori dei lavori.
Bisogna tener presente, che sono stati affidati lavori per qualche centinaia di milioni di euro ed è quindi una domanda legittima. Scorrendo il sito del comune, si capisce subito che solo una decina di ditte, hanno avuto il privilegio di quasi ottanta milioni di euro di lavoro. Tutte senza bando pubblico, ma per fiducia. Come è legittimo capire se nell’effettuare i puntellamenti ci sono stati sprechi e sperpero di denaro pubblico. Ma la risposta non è arrivata né dal sindaco Cialente, ne dagli assessori preposti, ne dai dirigenti del Comune. Tutto tace. Un silenzio assordante».
«Paolo Borsellino – continua Petrilli – diceva che la politica sana, dovrebbe sempre anticipare l’azione della magistratura. Io nel piccolo ho cercato di fare questo. Un’ultima annotazione: ricordo che con Cialente fui candidato in quella bella esperienza della lista della Genziana, nelle amministrative intorno al 1990 e ricordo che lui fu eletto come consigliere, costruendo la sua fortuna politica con diversi esposti alla magistratura, contro gli amministratori dell’epoca. Io ho il vizio della coerenza e faccio denunce politiche e non esposti, ma vorrei dirgli che ciò che ho denunciato politicamente in queste ultime lettere è di una gravità superiore ai tanti esposti che lui faceva».
DE SANTIS (IDV): CIALENTE RISPONDA SUI PUNTELLAMENTI- «Il Sindaco, Massimo Cialente, farebbe bene in questi mesi prima delle elezioni amministrative ad esercitare il suo ruolo con discrezione e rispetto dell’Istituzione comunale, evitando di utilizzarla a fini elettoralistici. I cittadini si aspettano che il Sindaco in carica abbia un comportamento corretto e rispettoso del suo ruolo istituzionale di rappresentanza e di garanzia per tutti e che eviti di utilizzare il suo ruolo per fini elettoralistici». A sottolinearlo è Lelio De Santis segretario IdV L’Aquila, che aggiunge: «la sua ultima conferenza stampa è un segnale chiaro di come egli intende sfruttare il suo ruolo: non per svolgere attività amministrative utili alla soluzione dei problemi, ma solo per annunciare a raffica opere pubbliche faraoniche di ogni genere, come strade, ponti, impianti sportivi, ecc., che dovrebbero avere inizio tutte nei giorni in cui i cittadini si recheranno alle urne! Le sue esternazioni su ogni mass media non riguardanti argomenti strettamente legati all’attività amministrativa, ma solo tese ad esaltare il suo egocentrismo ed a denigrare i suoi avversari politici, o ritenuti tali, non sono degne del Sindaco di una città prostrata che vuole rinascere. I suoi silenzi su rilievi specifici sul piano gestionale e su accuse gravi, come quelle mosse da Giulio Petrilli sull’affidamento di puntellamenti per milioni di euro a ditte di fiducia, senza bando pubblico, sono preoccupanti ed ingiustificabili».
«L’informazione e la trasparenza di ogni atto amministrativo – aggiunge De Santis – era un punto qualificante del programma del 2007 e rappresentano un elemento essenziale, oggi più di ieri imperversando malaffare e corruzione, di ogni programma per un nuovo Governo cittadino: il Sindaco non può parlare su tutto e sparlare su tutti, e tacere su domande precise che richiedono risposte nette per eliminare dubbi e perplessità sul piano della trasparenza amministrativa. Questo dovere è la precondizione per potersi presentare agli elettori con le carte in regola e per potersi confrontare in modo corretto sulle cose vere fatte e sul progetto per il futuro della città, e nessuno è esente dal rispettarlo».