Avezzano, elezioni: la zampata della “tigre”

14 gennaio 2012 | 20:47
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Avezzano, elezioni: la zampata della “tigre”

Avezzano (L’Aquila), 14 gen 2012 – Che la politica oggi abbia il volto del potere e della ricchezza, purtroppo pare essere realtà, ma bisogna anzi si deve ricordare che essa è anche un patto con il popolo, con la gente che nella politica ancora crede. Ormai giunto a due mandati consecutivi, il sindaco d’Avezzano, Antonio Floris, non può più candidarsi, e, a questo punto, la domanda è: «Di chi sarà la zampata finale? chi sarà il suo successore?».

La primavera quest’anno ha il profumo (o la puzza per alcuni) di elezione, ad Avezzano, e di certo i candidati non mancano. In gara, in prima linea per il centrodestra c’è Antonio Milo, "protetto" dal laudo operato del senatore nonché sindaco della vicina città di Celano, Filippo Piccone, oltre che coordinatore regionale del Partito. Si fa il nome dell’assessore alla cultura Luca Dominici e del vice sindaco Iride Cosimati e di Alfredo Iacone, capogruppo del Pdl – Nuova Alleanza.

Dall’altra sponda della politica, ebbene, come si risponde? In realtà, c’è "mancanza di personale", a quanto sembra, e ancora non s’è dato un nome forte e robusto tale da abbattere la quercia del centrodestra che ristagna nel Comune da molto tempo. Si fanno i nomi d due fratelli, Giuseppe e Gianni di Pangrazio, l’uno consigliere regionale, l’altro dirigente del Comune di L’Aquila. Su quest’ultimo candidato, in effetti, cadrebbe l’approvazione dell’Udc e probabilmente anche di Fli, partiti di gran voce nella città avezzanese. "Ai posteri l’ardua sentenza".

G.C.