Castelvecchio Calvisio: presentato piano di ricostruzione

17 gennaio 2012 | 12:06
Share0
Castelvecchio Calvisio: presentato piano di ricostruzione

Castelvecchio Calvisio, 17 gen 2012 – Venerdì scorso nella sala polifunzionale di Castelvecchio Calvisio (L’Aquila) nell’ambito di un incontro pubblico con cittadini, amministratori e tecnici, è stato presentato il piano di ricostruzione del caratteristico borgo, che fa parte del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga.

Il paese, inserito nell’area del cratere a seguito del sisma del 2009, ha gran parte del centro storico danneggiato e a tutt’oggi è quasi interamente disabitato.

Il Piano è caratterizzato da due fasi: la prima è quella della ricostruzione materiale, mentre la seconda riguarda lo sviluppo socio economico.

All’incontro ha partecipato anche il professor Modena della Università di Padova che coordina il gruppo di tecnici che hanno redatto il piano di ricostruzione, il professore ha posto l’accento sull’individuazione dei costi stimati per la riparazione del danno, il miglioramento sismico dell’insieme degli edifici dell’area perimetrata e di un cronoprogramma degli interventi dando naturalmente la precedenza a quelli più urgenti.

L’altro soggetto partecipe della convenzione è il Cnr dell’Aquila, con questi collaborano il Politecnico di Milano e la Scuola di Restauro della Sapienza di Roma.

Il sindaco Dioniso Ciuffini, intervenendo al dibattito, ha quantificato il costo stimato degli interventi previsti dal piano, in 56 milioni di euro. Gli obiettivi principali che si è data l’amministrazione sono: una ricostruzione sicura e qualitativamente all’altezza del pregio storico architettonico del Borgo medievale del paese, facente tra l’altro parte del sistema dei “Borghi Autentici d’Italia”.  Questo è elemento essenziale, perché le abitazioni possano essere riutilizzate, e nello stesso tempo creare le condizioni per uno sviluppo del territorio, avente alla base le bellezze naturali e le unicità dei Borghi medievali. Ai cittadini spetta ora il compito di comunicare le loro deduzioni al riguardo con osservazioni e proposte per migliorare il Piano e renderlo il più possibile adeguato alle esigenze di sviluppo dell’intero territorio che gravita sul Gran Sasso.