Cronaca

Inchieste crolli: si attendono le perizie

L’Aquila, 18 gen 2011 – Per i crolli, conseguenti il terremoto del 2009, di via Nicolò Persichetti e di via Milonia a Pettino (civici 31 e 13) sono state disposte due perizie che verranno consegnate, rispettivamente, il 17 aprile e il 14 febbraio, è quanto riferisce oggi "Il Messaggero". Oggetto della perizia per il crollo di via Persichetti sono le ragioni del crollo dell’edificio e i responsabili. Ora infatti sono indagati per omicidio colposo Francesco Zaccagno di 62 anni, Maria Lidia Zaccagno di 59 anni, rappresentanti della ditta che fece i lavori di ristrutturazione del palazzo nobiliare negli anni novanta, e la committente Maria Cristina Vicentini di 71 anni. L’ipotesi del pm è l’uso di materiale scadente e irregolarità nella ristrutturazione del tetto nell’edificio.

Su via Milonia il giudice per le udienze preliminari del tribunale, Giuseppe Romano Gargarella ha disposto una perizia psichiatrica per uno degli imputati dei crolli dei due palazzi, Umberto Masucci, 73 anni dell’Aquila, che non sarebbe in grado di affrontare il procedimento penale per le sue condizioni di salute. In particolare Masucci, in qualità di geometra progettista e direttore dei lavori negli anni 1976-1981, avrebbe svolto abusivamente l’incarico di direttore dei lavori di realizzazione dell’edificio, consentendo la realizzazione dei pilastri e dei nodi trave-pilastro, con una quantita’ di staffe inferiore alle prescrizioni di Legge, consentiva la realizzazione delle strutture portanti in assenza delle prescritte prove sui materiali (calcestruzzo); forniva errate indicazioni in merito ai materiali impiegati ed infine consentiva la realizzazione di opere difformi dal progetto autorizzato dal Genio Civile. Per l’altro imputato, Nazzareno Drago, in qualità di titolare dell’impresa esecutrice delle opere, sono contestati una serie di reati legati alla quantita’ di staffe presenti nei pilastri, la realizzazione di un piano seminterrato senza autorizzazione e la realizzazione di strutture portanti in assenza delle prove sui materiali. Berardino Drago ed Angelo Sabatini, sono accusati di aver autorizzato la realizzazione di opere difformi dalle autorizzazioni e l’aver commissionato a Masucci la direzione dei lavori non potendolo fare.