Sulmona: il Psi al Senato per la salvaguardia dei tribunali abruzzesi

18 gennaio 2012 | 21:51
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Sulmona: il Psi al Senato per la salvaguardia dei tribunali abruzzesi

Sulmona, 18 gen 2012 – In occasione degli Stati Generali di Sulmona, Marco Di Lello Vice Segretario Nazionale del Psi annunciò, nel suo intervento, che il Psi avrebbe fatto propria la battaglia per la sopravvivenza dei Tribunali Abruzzesi e in particolare quello di Sulmona.

«Era una scelta naturale ispirata ai valori tradizionali della cultura socialista – spiega il senatore Carlo Vizzini che ha presentato al Ministro della Giustizia Paola Severino, una interrogazione con la quale mantiene fede all’impegno assunto dal Psi a Sulmona – E il disagio si pone specie in Abruzzo che ne rappresenta l’esempio emblematico. Se qualcuno infatti, nelle stanze dei bottoni della amministrazione, non si fosse mai chiesto quanto tali provvedimenti di tagli draconiani non si riverberino sulle tasche dei cittadini, può comodamente fare un tour turistico giudiziario in Abruzzo e si renderebbe conto di quello che sta per succedere. Basta guardare la cartina dell’Abruzzo per rendersi conto le 4 sedi di Tribunale superstiti (Capoluoghi di provincia) resterebbero tutte comprese tra l’estremo nord della Regione (L’Aquila e Teramo) e l’estremo est (Chieti e Pescara)».

«L’estremo sud e l’estremo ovest sarebbero del tutto sguarnite da sedi giudiziarie – prosegue Vizzini – Si tratta di territori montani e tutti con collegamenti viarii e ferroviari disagevoli e spesso impercorribili per effetto delle avverse condizioni climatiche invernali. A queste funzioni che pongono un Tribunale a diretto contatto del cittadino, ci sono anche casi, come Sulmona, dove esiste un supercarcere tra i più importanti d’Italia per grandezza e sicurezza.

«Infine notevoli territori  – conclude Vizzini – meridionali abruzzesi sono a stretto confine con aree a notevole rischio criminalità e il cui propagarsi è certamente dissuaso e scongiurato dalla presenza del Tribunale e dell’ufficio della Procura della Repubblica. Se disegno ministeriale dovesse andare in porto l’Abruzzo si troverebbe quindi con una vasta area del suo territorio totalmente sguarnita di presidi giudiziari».