Avezzano, Terra: «Facoltà giurisprudenza a rischio senza tribunali»

Avezzano, 19 gen 2012 – «La soppressione del Tribunale rischia di mettere in discussione anche la facoltà di Giurisprudenza, forse l’investimento più importante perché riguarda i giovani e il futuro del territorio. Quale ruolo avrebbe l’Università ad Avezzano senza un presidio giudiziario?» Il consigliere comunale di Rialzati Abruzzo Luciano Terra lancia un appello alla mobilitazione per difendere il futuro degli studenti marsicani
«L’eventuale, temuta soppressione della circoscrizione giudiziaria ad Avezzano – aggiunge – oltre ai ben noti effetti devastanti sul territorio, avrebbe l’ulteriore, pesantissima conseguenza di indebolire (e forse di mettere in discussione, magari non subito), il ruolo e l’attività della facoltà di Giurisprudenza di Avezzano. L’attività didattica, in questi anni, si è svolta tra le note carenze di infrastrutture e servizi, come segnalato dagli stessi studenti nell’Ottobre scorso con riferimento a biblioteca e sala internet. Se messa in condizioni di poter operare al meglio, la Facoltà potrà agevolmente aumentare il numero di matricole, attingendo da altre realtà e assicurando sviluppo economico e soprattutto culturale alla Marsica».
«Secondo i dati ufficiali – prosegue Terra – oggi Giurisprudenza conta circa 1.500 iscritti ma, se venisse dotata dei necessari servizi, potrebbe acquisirne molti di più. Sarà questa la scommessa che, dopo la sostanziale indifferenza delle istituzioni locali negli ultimi anni, potrà raccogliere la classe dirigente che verrà scelta dall’elettorato nelle prossime consultazioni di Avezzano. Tuttavia, tale possibilità di sviluppo economico e culturale – legata a Giurisprudenza – potrà essere perseguita solo se il Tribunale resterà nella Marsica; in caso contrario la Facoltà ad Avezzano avrebbe serie difficoltà di prospettive e di crescita».
«Il trasferimento dell’intera attività giudiziaria e lo spostamento del suo fulcro all’Aquila – concludeTerra – farebbe perdere alla struttura universitaria la propria forza attrattiva non solo sui centri della Marsica ma, soprattutto, sulle aree delle Regioni limitrofe. Nel profilarsi di questa preoccupazione va quindi proseguita e rafforzata , a tutti i livelli, la mobilitazione collettiva in corso da mesi nella difesa del Tribunale».