Fnp, Cisl Abruzzo: «Anziani non un peso, ma una risorsa

L’Aquila, 23 gen 2012 – «Gli anziani sono una risorsa per la nostra Regione ma devono essere ascoltati. La Manovra del Governo Monti è una misura iniqua, colpisce, come sempre, i soliti noti: pensionati, lavoratori e famiglia. Non sono previste risorse per la crescita dell’intero Paese ma nuove tasse: aumento Irpef, accise, introduzione dell’Imu e della Res. Solo l’aumento del carburante incide sulle famiglie italiane ed abruzzesi per un importo pari a 150 euro l’anno».
A dichiararlo è Segretario Generale della Fnp Abruzzo, Lucio De Mattheis che specifica: «La manovra genererà delle ripercussioni negative. La riforma delle pensioni da una parte, continua ad allontanare il lavoratore dipendente dal traguardo pensionistico e dall’altra, prevede il blocco delle rivalutazioni delle pensioni. Per recuperare risorse è necessario che il Governo introduca misure per la lotta all’evasione, riduca i costi della politica e delle Istituzioni e riduca la pressione fiscale sulle famiglie».
«Siamo in una fase di scarse risorse per il finanziamento delle politiche sociali – prosegue il segretario – a causa anche dei pesanti tagli operati dal Governo sul Fondo Nazionale. Oggi, più che mai, c’è assoluto bisogno di interventi strutturali per avviare la costruzione di un sistema di welfare regionale organico, che risponda alle esigenze reali dei cittadini abruzzesi. I problemi legati alla non autosufficienza, all’esclusione sociale ed alla povertà vanno affrontati con strumenti non improvvisati, ma efficaci e stabili. La Federazione dei pensionati abruzzesi sottolinea la necessità che si compia ogni sforzo possibile per reperire nuove risorse, anche attraverso l’utilizzo dei fondi FAS, che prevedono uno specifico impegno sul sociale. Non va dimenticata, inoltre, l’opportunità di promuovere la partecipazione dei Privati al finanziamento delle politiche sociali della Regione a partire dalla Fondazioni Bancarie. Questi interventi sono importanti in una Regione come l’Abruzzo dove il numero delle pensioni aumenta anno per anno: siamo passati da 447.648 del 2008 a 453.413 del 2010, con un importo medio mensile nel 2010 pari a 557,34 euro contro i 1.063,79 euro del capoluogo lombardo».
«In Abruzzo – prosegue De Mattheis – abbiamo una spesa per interventi e servizi sociali erogata dai comuni pari a 83.673.510 euro, cifra che include anche le spese per il personale e per l’affitto, riducendo di molto le risorse destinate agli utenti. La spesa media procapite di 62,9 euro, è inferiore alla media nazionale pari al 110,7 euro Un altro dato negativo giunge dall’analisi della spesa regionale destinata alle famiglie per servizi di assistenza agli anziani e ai disabili e per gli asili nido. Per l’assistenza domiciliare socio assistenziale l’Abruzzo impegna una spesa media per utente di 1.268 ? su una media nazionale di 1.797 euro. Anche per l’assistenza domiciliare integrata, con i servizi sanitari e le strutture residenziali, l’Abruzzo è penalizzato: l’assistenza sanitaria domiciliare integrata erogata pro capite è pari a 1.402 euro ; il rapporto tra il numero degli anziani ogni 100 residenti over 65 è del 4,78%, contro la media dell’Italia del 3,66%. Invece la spesa per l’assistenza in strutture residenziali è pari a 5.804 euro contro i 3.792 della media nazionale, e il rapporto utenti ogni 100 over 65 è pari a 1,21 in Abruzzo mentre in Italia dell’1,97%.
Il problema della sanità pur essendo all’attenzione della nostra Federazione è di tale portata che la stessa si limita necessariamente a dare il proprio contributo di idee per un piano che superi le attuali inefficienze, in sede di elaborazione congiunta con le altre categorie interessate, praticamente tutte, e la struttura Confederale regionale, – conclude Lucio De Mattheis».