
L’Aquila, 23 gen 2012 – La Cgil della provincia dell’Aquila aderisce alla manifestazione cittadina che l’assemblea di piazza Duomo sta organizzando, probabilmente, per sabato 18 febbraio. «Dovrà essere una manifestazione unitaria», dice il segretario provinciale della Cgil, Umberto Trasatti, a partire dalla «richiesta comune di superare la gestione commissariale».
La Cgil si mette al fianco dei cittadini che si stanno preparando alla mobilitazione contro la ricostruzione bloccata e gli ultimi provvedimenti di governo e Sge: l’ordinanza “blocca-centro storico” del governo e la direttiva “taglia-Cas” del vicecommissario Antonio Cicchetti. «La fine dei commissariamenti deve essere alla base di tutte le prossime mobilitazioni cittadine», aggiunge Trasatti. «L’obiettivo è unire la città in una battaglia per cambiare la governance della ricostruzione, che non fa altro che creare ostacoli. Bisogna tornare ai poteri ordinari di giunta, sindaco, consigli di quartiere e così via».
Trasatti lancia poi un appello al governo centrale: «Deve venire in città a vedere qual è la reale situazione e rivedere l’ultima ordinanza che, come ha detto il presidente dell’Ordine degli architetti, Gianlorenzo Conti, rischia di bloccare la ricostruzione del centro storico per altri 10 anni».
In campagna elettorale, inoltre, «le forze politiche devono confrontarsi su un progetto strategico del futuro della città», aggiunge il sindacalista, «e i cittadini devono chiedere ai politici che intendono candidarsi cosa diranno al governo per rimettere L’Aquila al centro dell’agenda. Le forze politiche che si stanno preparando alle elezioni, sono in grado di fare leva sul governo per rimettere la città al centro dell’attenzione nazionale?».
Quanto ai 90 milioni di euro che il governo ha confermato per le attività produttive,Trasatti si augura che si metta fine alla rivendicazione di chi si arroga l’onore di avere ottenuto i fondi. «I 90 milioni sono stati stanziati dal governo giè 3 anni fà, da allora cosa è stato fatto per utilizzarli?», chiede, «non è un successo averli ottenuti oggi, con l’economia dell’intero territorio al collasso. Ora», si augura Trasatti, «bisogna subito stabilire i criteri per utilizzarli. I 90 milioni non bastano tuttavia a risolvere i problemi delle aziende dell’Aquila, servono ulteriori interventi. In primo luogo il governo deve finanziare gli accordi di programma per la media e grande impresa».
M.Gianf.