Ecosfera: sequestrati documenti nel Comune di Pescara

24 gennaio 2012 | 15:23
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Ecosfera: sequestrati documenti nel Comune di Pescara

L’Aquila, 24 gen 2012 – La polizia di Pescara ha sequestrato questa mattina in Comune il materiale documentale relativo alla società Ecosfera vincitrice di un appalto bandito dall’amministrazione di città e relativo al Piano regolatore portuale. Tra l’altro, proprio in relazione a questa vicenda è indagato l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso.

Nei giorni scorsi, dal momento in cui è scattata l’operazione Caligola che ha portato a sette arresti, la mobile ha sequestrato documenti in Regione, e in altri uffici, tra cui quelli della sede dell’Arit (Agenzia regionale per l’informatica e la telematica), dell’Oics, l’Osservatorio Interregionale Cooperazione Sviluppo, e di Ecosfera, la societa’ finita nel mirino della Procura della Repubblica dell’Aquila.

REVOCATI ARRESTI DOMICILIARI A TROIANO – Il giudice per le indagini preliminari del tribunale dell’Aquila, Roberto Ferrari, ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari per Corrado Troiano, socio della società Cyborg Srl, indagato dalla procura della Repubblica dell’Aquila nell’ambito dell’inchiesta denominata "Caligola" su presunte tangenti attraverso consulenze e assunzioni clientelari in appalti sull’informatica legati a fondi comunitari Por-Fesr e al programma di cooperazione tran frontaliero Ipa Adriatico. Troiano, è il primo a tornare in libertà dei sette arrestati di lunedì 16. Solo ieri c’era stato il suo interrogatorio di garanzia davanti al Gip Ferrari, giudice del tribunale che per l’occasione ha sostituito il Gip Marco Billi, assente per improvvisi impegni familiari. Troiano ha «risposto a tutte le domande, respingendo ogni addebito», come chiarito dagli avvocati Francesco Grilli e Federico Squartecchia. L’inchiesta Caligola, nuovo terremoto giudiziario in Abruzzo, è stata innescata da indagini della squadra mobile di Pescara coordinate inizialmente dalla Procura di Pescara, poi da quella dell’Aquila competente territorialmente. Dopo la marcia indietro sull’arresto, sempre ai domiciliari di Giancarlo Santariga, alto dirigente del provveditorato interregionale alle Opere pubbliche Lazio Abruzzo Sardegna, si tratta del secondo caso in un giorno in cui un giudice dello stesso ufficio di quello che ha emesso le ordinanze di arresto ravvisa che non ci siano più le esigenze per la custodia cautelare. Il pm titolare dell’inchiesta potrebbe presentare ricorso al tribunale del Riesame contro la decisione di Ferrari.