Sciopero Tir: continuano disagi anche in Abruzzo

24 gennaio 2012 | 10:51
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Sciopero Tir: continuano disagi anche in Abruzzo

L’Aquila, 24 gen 2012 – Mentre anche in città sono iniziate code ai distributori, proseguono i disagi in tutta la regione. Va avanti ininterrottamente da ieri il presidio degli autotrasportatori davanti al casello Città Sant’Angelo – Pescara nord dell’ autostrada A/14. I manifestanti continuano a fermare i colleghi in entrata e in uscita in autostrada, invitandoli a partecipare all’iniziativa, ma le loro attenzioni oggi si concentrano sui furgoni più piccoli, con lo scopo di bloccare i rifornimenti e creare disagi ai cittadini. Molte aziende di trasporto, infatti, in vista dei blocchi, si sarebbero organizzate con furgoni più piccoli proprio per evitare i presidi dei camionisti, che sino a oggi hanno coinvolto solo i tir. Già ieri, d’altronde, i manifestanti avevano manifestato l’intenzione di adottare forme più dure di protesta, bloccando i rifornimenti. La manifestazione, comunque, non sta creando problemi particolari al traffico stradale. La zona è presidiata dalle forze dell’ordine.

SI ALLENTA LA PROTESTA NEL TERAMANO – I bisonti della strada che da 48 ore presidiano i caselli autostradali dell’A14 in territorio teramano diminuiscono e lo sciopero nella mattinata sembra allentarsi. Lo conferma la polizia stradale che ha disposto controlli nei tre caselli di Mosciano, Roseto e Val Vibrata. La situazione e’ tranquilla e molti autotrasportatori hanno manifestato l’intenzione di proseguire nella serrata. Nel frattempo scarseggiano benzina e generi vari per lo stop ai rifornimenti.

GARANTE, SITUAZIONE INTOLLERABILE – «E’ una situazione intollerabile per una moderna società civile». Così Roberto Alesse, presidente dell’Autorità di garanzia degli scioperi, ha commentato a ’24 Mattino’ su Radio 24 lo sciopero degli autotrasportatori. «La protesta degli autotrasportatori – ha detto Alesse, secondo quanto riferisce una nota – ha comportato una vera e propria lesione alla libertà di circolazione dei cittadini. Chi vuole scioperare può farlo, è un diritto sacrosanto, ma deve rispettare la legge. In tempi di profonda crisi economica e sociale è più che legittimo rivendicare i propri diritti ma in una cornice di legalità e di rispetto di diritti altrui». Alesse ha inoltre confermato che l’Autorità ha aperto un procedimento di valutazione nei confronti dell’associazione degli autotrasportatori siciliani «che – ha detto – non hanno rispettato il codice di autoregolamentazione del trasporto merci che prevede che non ci siano assolutamente blocchi stradali». Quanto all’eventuale precettazione Alesse ha confermato di aver scritto ai ministri di Interno e infrastrutture «per verificare se sussistano le condizioni giuridiche», perché «noi abbiamo un forte potere di segnalazione, ma poi il potere di adottare i provvedimenti non è nostro. A questo proposito ho chiesto al governo di valutare la possibilità di incrementare i poteri di precettazione in capo all’Autorità». Per quanto riguarda i tassisti, Alesse ha detto che l’Autorità sta valutando sanzioni: «Ci siamo trovati di fronte a forme di scioperi selvaggi, astensioni collettive non preannunciate, non comunicate all’Autorità, comportamenti assolutamente vietati dalla legge. Accerteremo eventuali responsabilità e su questo non si transige». Appare scongiurato, infine, lo sciopero di dieci giorni dei benzinai: «Abbiamo detto loro che l’astensione non si può protrarre per più di tre giorni consecutivi. Loro si sono adeguati».

CODACONS: CANCELLIERI DORME, AGISCANO PREFETTI – Il Codacons si chiede, «oltre al morto che c’é già stato, cosa debba succedere ancora prima che il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri si svegli e si decida finalmente a precettare i camionisti, alcuni dei quali sono già colpevoli del reato di danneggiamento, art. 635 del codice penale, avendo bucato le ruote di alcuni colleghi solo perché non volevano aderire allo sciopero, reato procedibile d’ufficio quando è commesso con minaccia» E’ quanto si legge in una nota dell’associazione dei consumatori, che chiede «a questo punto l’intervento dei Prefetti», i quali possono, «al pari del ministro, precettare i camionisti nel territorio di loro competenza». Il Codacons chiede l’intervento dei Prefetti di Bergamo, Livorno, Pistoia, Bari, Taranto, Pescara, Imperia, Cagliari, Piacenza, Teramo e di tutti quelli in cui si registrano anche solo situazioni di intralcio alla circolazione.

SEVEL, PROLUNGATO STOP PRODUTTIVO FINO ALLE 22  – La Sevel di Atessa (Chieti) ha deciso di prolungare lo stop produttivo al secondo turno giornaliero fino alle 22 di questa sera. Questo in conseguenza del perdurare della protesta dei camionisti, che continuano a stazionare tra il casello della A/14 Val di Sangro e l’agglomerato industriale di Atessa, per circa dieci chilometri; al momento sono presenti oltre cento tir.

VASTO SUD, PORCHETTA PER RIFOCILLARE CAMIONISTI – Prosegue il blocco dei mezzi pesanti al casello di Vasto Sud dell’autostrada A14. La prima notte è trascorsa tranquilla per gli autisti degli oltre cento mezzi, tra tir e furgonati, incolonnati nell’area di ingresso al casello e nei raccordi di entrata dalla Statale 650 fondovalle Trigno. A rifocillare i presenti è arrivato un furgone con porchetta locale, pane, vino e acqua. Gli autotrasportatori fermi a Vasto Sud sono in gran parte stranieri.

SEGNALATA AGGRESSIONE NEL TERAMANO: "PADRONCINO" COLPITO A SASSI E PUGNI

I carabinieri stanno cercando di identificare i responsabili di una aggressione ai danni di un autotrasportatore avvenuta ieri sera nel teramano, mentre continua anche nella provincia il blocco ai mezzi pesanti nei pressi dei quattro caselli dell’autostrada A-14, da Val Vibrata a Pineto-Silvi. Il conducente di un furgone, mezzi usati in questi giorni come ‘cavalli di Troia’ per aggirare i blocchi, un ‘padroncino’ di Campli (Teramo), è stato aggredito nella tarda serata di ieri nei pressi del casello di Val Vibrata-Colonnella.

Quando un fitto lancio di pietre da parte dei camionisti in protesta ha mandato in frantumi parabrezza e finestrini del furgone, l’uomo, un quarantenne, è sceso e ha affrontato una accesa discussione con i presenti, uno dei quali gli ha sferrato un violento pugno al volto procurandogli ferite giudicate guaribili in una settimana. Disagi, soprattutto nel capoluogo, si registrano per l’approvvigionamento del carburante: sono sempre più le pompe di benzina rimaste a secco e quelle che hanno ricevuto questa mattina i rifornimento hanno scorte al massimo per domattina. Qualche difficoltà comincia ad avvertirsi nella gestione della raccolta rifiuti. La Teramo Ambiente ha avvertito i Comuni aderenti al Consorzio Mo.Te. di fermare il trasferimento dei rifiuti perché i mezzi sono impossibilitati a portarli in discarica fuori provincia. Se non arriveranno i rifornimenti, anche in città la raccolta differenziata potrebbe bloccarsi nelle prossime ore.