L’Aquila, rilancio economico e ricostruzione: Cialente convoca due incontri

L’Aquila, 25 gen 2012 – Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha convocato per venerdì 27 gennaio due incontri sui temi relativi alle problematiche della ricostruzione e del rilancio economico della città dell’Aquila.
Il primo incontro sulle problematiche della ricostruzione si terrà venerdì 27 gennaio alle ore 11.30 presso la sede comunale dell’Ambiente in via Aldo Moro. «Un tavolo – scrive Cialente nella lettera di invito – per riflettere insieme sulle difficoltà legate alla ricostruzione e sui problemi dovuti alla carenza di risorse e le possibili conseguenze dell’Opcm n. 3996 sui centri storici. Un incontro per sviscerare insieme nodi problematici, opportunità e vagliare possibili strade alternative per l’improcrastinabile ricostruzione del nostro territorio».
Alla riunione sono stati invitati, tra gli altri, i parlamentari abruzzesi, il Vice presidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, gli assessori e consiglieri regionali, provinciali e comunali e i sindaci delle aree omogenee del cratere.
Il secondo incontro sul rilancio economico della città si terrà sempre venerdì 27 gennaio alle ore 15.30, presso l’Assessorato alle Politiche Ambientali in via Aldo Moro. «Alla luce del recente provvedimento del Governo con il quale sono stati ‘sbloccati’ i novanta milioni di euro, – si legge nella lettera del Primo cittadino – altrimenti destinati alla Zona Franca urbana, rirtengo utile fare tutti insieme il punto sulle iniziative da assumere e le proposte da formulare ai fini dell’applicazione del De Minimis e delle altre misure da impiegare per il rilancio del Nostro sistema produttivo».
A questo incontro sono stati convocati oltre ai parlamentari abruzzesi, il Presidente della Regione Gianni Chiodi, il vice commissario Antonio Cicchetti, il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, il Vice presidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, tutti gli assessori e consiglieri regionali, provinciali e comunali, le associazioni di categoria, i sindacati e i Presidenti degli ordini professionali.
LOMBARDI:«I CONSIGLIERI COMUNALI RELEGATI A RUOLO DI COMPRIMARI»
«Che bella trovata quella del sindaco Massimo Cialente per risolvere i problemi della ricostruzione! Ha inviato una nota di 5 (cinque) righe per convocare una serie di autorità – tre pagine di indirizzi – a una riunione sulle problematiche connesse alla ricostruzione, in particolare alla luce dell’ultima ordinanza del Presidente del Consiglio dei minisitri, per venerdì 27 gennaio, all’assessorato all’Ambiente». Questo il commento del senatore Enzo Lombardi in merito alle riunioni convocate dal sindaco:
«Tra i destinatari della convocazione al tavolo ci sono otto senatori, quattordici deputati, undici tra Consiglieri e Assessori regionali, una serie di altri soggetti istituzionali – tra cui Presidente e Giunta della Provincia e alcuni sindaci del territorio – e, da ultimo, i Consiglieri comunali, cioè quelli che devono fornire gli indirizzi necessari alla ricostruzione. Credo che stiamo oltrepassando ogni limite. I rappresentanti dei cittadini dell’Aquila, quelli che hanno il dovere di poter formulare i necessari atti per la rinascita del capoluogo d’Abruzzo, sono relagati a mero ruolo di comprimari. Ritengo che l’intero Consiglio comunale debba opporsi a questa metodologia, in modo tale che vengano evitati ulteriori danni di immagine e di sostanza al Consiglio medesimo, al suo ruolo e alle sue funzioni».
«Nel frattempo, apprendiamo dalla stampa – prosegue Lombardi – e solo dalla stampa, senza nessuna comunicazione ufficiale – che la ricostruzione cosiddetta “fuori le mura” è pressoché pronta per essere avviata, ma le migliaia di pratiche presentate dal primo settembre 2011 in poi giacciono senza che vengano esaminate dalla filiera (Reluis, Cineas, ecc.). Il contratto con queste strutture scadrà il 31 marzo e, prima di allora, alle medesime è interdetto l’esame di tali pratiche».
«Discorso a parte, poi – conclude il senatore – merita la questione dell’avvio della ricostruzione del centro storico, a iniziare dalle pratiche conseguenti alla deliberazione del Consiglio comunale sull'”asse centrale”, per le quali, pur essendo le stesse state presentate entro i sei mesi previsti per la loro progettazione, il Comune non è riuscito a rilasciare neanche un buono contributo per la ricostruzione».