
L’Aquila, 26 gen 2012 – Rilancia contro la direttiva taglia-Cas, contro l’Opcm blocca-centro storico; provvedimenti che il Comune impugnerà dinanzi al Tar, chiede la testa di Chiodi e plaude alle dimissioni di Fontana. Seconda puntata per il sindaco Massimo Cialente in Consiglio comunale, forse rinvigorito dalla telefonata del premier Monti di giovedì scorso tesa a comprendere perché il sindaco fosse così arrabbiato con il governo. Ebbene Mario Monti non avrebbe compreso la rabbia del sindaco perché sarebbe caduto nel trappolone, per usare la definizione del sindaco. Il premier sarebbe stato invitato a firmare subito l’Opcm centro storico perché convinto che era ciò che il sindaco voleva e stava aspettando. Il trappolone è servito. Via Chiodi, ribadisce Cialente: «Questa governance non funziona – dice -. Chiamate l’Onu, chi vorrete, ma questo metodo ci sta portando contro un muro». Poi sulle dimissioni del capo della Stm: «L’atto di Fontana va incoraggiato perché è teso a fare chiarezza. É come come se finora avessimo messo la Montalcini a giocare una partita di Rugby. La lettera di dimissioni di Fontana è un elemento che conferma l’estremo disagio e il fallimento della struttura commissariale. Chiodi sta svolgendo male un ruolo che non
ha senso. Vorrei che Chiodi tornasse a fare il presidente della Regione. Il nostro commissario si dedica all’Aquila il tempo che ha, ossia poco. Le ordinanze calano dall’alto senza alcun confronto e con errori madornali. Abbiamo atteso 15 mesi per ottenere le linee guida delle case E. Oggi sappiamo che in primavera la filiera andrà via. Chiodi ha detto che i progetti saranno esaminati in tempo. Invece da una riunione avuta ieri è emerso un dato drammatico: 1.400 pratiche presentate dal primo di settembre non saranno esaminate perché nell’ordinanza sul centro non sono previste risorse per assumere una squadra di tecnici che istruisca le pratiche. Noi avevamo avanzato una proposta di ordinanza che non è stata presa in considerazione. Nessuno ci ha ascoltato buttando tutto in politica per bloccare la città fino alle elezioni. Sospetto che non si possono far uscire le risorse per non far raschiare il barile. Se questa è la preoccupazione sediamoci e programmiamo il governo. Allora che ci diamo 500 milioni l’anno e noi programmiamo». Critiche anche sulla ordinanza Taglia-cas: «Pensare che costringi ad andare in un altro posto il vecchietto a cui tu hai dato più soldi per cercare una casa è crudele. Ancor più crudele chiedergli di restituire tutto».
A.Cal.