L’Aquila: Barca, da Monti incarico di «inviato speciale»

Roma, 28 gen 2012- Il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, che ieri ha ricevuto da Mario Monti l’incarico per integrare le iniziative per lo sviluppo e la ricostruzione della città dell’Aquila, intervistato ai microfoni di Rainews24 ha riferito che il premier gli ha affidato l’incarico «da lui stesso definito di ‘inviato speciale’: in tal senso – ha spiegato – la mia funzione sarà quella di punto di raccordo e di dialogo tra governo e varie istituzioni locali, a partire dal Commissario delegato per la ricostruzione Gianni Chiodi, con cui oggi ho avuto un primo contatto, il sindaco dell’Aquila e tutti i sindaci dei comuni colpiti dal terremoto».
«Fino ad oggi – ha aggiunto il ministro – si è compiuto uno sforzo straordinario: ci adopereremo per imprimere un’accelerazione al grande lavoro fin qui fatto».
Intanto Giorgio Napolitano, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, avrebbe manifestato vicinanza alla popolazione aquilana, rassicurandola sul fatto che la città non sarà dimenticata. Le parole di Napolitano sarebbero state riferite da Gianni Letta alla platea di un incontro che si è tenuto oggi a Rocca di Mezzo.
UDC L’AQUILA RINGRAZIA NAPOLITANO – «Ancora una volta il Capo dello Stato si distingue per il rispetto, unico e mai condizionato da alcunché, verso il suo popolo». A sottolinearlo, attraverso una nota, è la segreteria provinciale Udc L’Aquila. «Un moto di sentita riconoscenza muove queste brevi considerazioni verso chi, come il Presidente Napolitano, agisce quotidianamente in perfetta coerenza istituzionale con il mandato che gli è stato conferito – prosegue la nota – leggiamo ed apprezziamo le sue parole rivolte alla città dell’Aquila e al dramma che “nessuno pensi possa essere dimenticato” e “al debito d’onore” contratto dalle istituzioni nell’impegno per la sua ricostruzione. Apprezziamo di meno l’ultimo report del Presidente della Regione Gianni Chiodi quando, meno ottimisticamente, pronostica tempi lunghi per la stessa ricostruzione e che, in un certo qual modo, si contraddice pure quando nel, riferire sui dati degli aquilani assistiti a spese dello Stato, dice che ne sono sempre di meno. Cerchiamo di capire: la ricostruzione vera deve ancora partire, ergo tantissimi sono ancora senza casa e molti di quelli che, poiché non più annoverati tra i beneficiati da aiuti statali, il Governatore dice “dove pensate siano andati, se non a casa loro?”. In realtà il nostro timore è che, a causa dei tagli delle ultime ordinanze e delle lungaggini burocratiche per rivedere agibile la propria abitazione, molti hanno già scelto di guardare altrove per il loro futuro. Forse il pericolo maggiore da scongiurare in questo momento è proprio l’esodo dall’Aquila e, in questo senso, le parole del Presidente della Repubblica rappresentano per noi l’unica garanzia».