Patto per lo sviluppo: collaborazione con Italia Lavoro

28 gennaio 2012 | 10:54
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Patto per lo sviluppo: collaborazione con Italia Lavoro

Pescara, 28 gen 2012 – Il Patto per lo sviluppo potrà contare anche sulla partnership di Italia Lavoro, la società per azioni, partecipata dal Ministero dell’Economia, che si occupa di promozione, progettazione, realizzazione e gestione di attività ed interventi finalizzati allo sviluppo dell’occupazione, con particolare riguardo alle aree territoriali depresse ed ai soggetti svantaggiati del mercato del lavoro.

La sottoscrizione del Patto per lo sviluppo, alla presenza del presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, e del presidente nazionale di Italia lavoro, Paolo Reboani, si terrà nel corso di una conferenza stampa, convocata per la giornata di lunedì 30 gennaio.

CNA, CONFARTIGIANATO E CONFESERCENTI RESTANO FUORI DAL PATTO –  «La notizia diffusa da alcuni organi di informazione, secondo cui le tre associazioni della piccola impresa che si sono autosospese alcune settimane fa dal Patto per lo sviluppo – Cna, Confartigianato e Confesercenti – parteciperanno mercoledì prossimo a una sua seduta, non risponde a verità». Lo precisano i vertici regionali delle tre confederazioni.

«Le ragioni, a suo tempo poste alla base della decisione di autosospensione e pubblicamente motivate, restano al momento valide e non superate da fatti nuovi. Tanto che martedì prossimo, alle 14,30, Cna, Confartigianato e Confesercenti incontreranno in separata sede le altre associazioni d’impresa e i sindacati dei lavoratori (e dunque senza alcuna rappresentanza istituzionale) per discutere delle ragioni poste alla base del loro dissenso. Qualsiasi mutamento di posizione, assunto congiuntamente da Cna, Confartigianato e Confesercenti – concludono le tre confederazioni – sarà posto dalle stesse all’attenzione della pubblica opinione e dei mezzi di informazione».

PAGANO, DARE CENTRALITA’ AL CONSIGLIO REGIONALE – «Affrontare temi legati allo sviluppo economico della Regione Abruzzo rappresenta uno stimolo apprezzabile e soprattutto una spinta cruciale per individuare gli strumenti con i quali combattere la crisi. Ma il luogo naturale e “costituzionale” per assumere e concretizzare le decisioni strutturali per il futuro dell’Abruzzo, è, e resta, il Parlamento regionale». Lo sostiene il Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano, che interviene nel dibattito aperto sul Patto per lo Sviluppo. «L’Abruzzo, come è noto, vive un momento difficile sul piano economico e non possiede anticorpi capaci di curare la crisi finanziaria; è necessario – soprattutto su questi temi – ritrovare coesione. La politica deve tornare a svolgere il suo ruolo centrale che la democrazia rappresentativa le ha attribuito, con responsabilità e maturità, evitando scelte alternative o soluzioni tecniche. Per battere la crisi servono riforme. E queste ultime possono essere generate solo se la politica è in grado di programmarle. Non possiamo più temporeggiare o perdere tempo. Il timore che l’Abruzzo con le gomme a terra non ce la faccia a rialzare la testa è purtroppo concreto. Martedì prossimo ho convocato all’Aquila i Presidenti delle Commissioni consiliari permanenti e speciali del Consiglio regionale, per programmare l’agenda delle riforme, con l’obiettivo di stimolare provvedimenti legislativi capaci di accelerare la marcia alla macchina regionale. Purtroppo la strada da affrontare è ancora tanta e tortuosa. Ma dobbiamo tagliare i pessimismi e rafforzare le ragioni degli ottimisti».