
L’Aquila, 28 gen 2012 – Massimo Cialente, Vittorio Festuccia e, a sorpresa, spunta anche Vincenzo Calderoni come candidato sindaco alle elezioni primarie del centrosinistra.
Ad annunciare la novità, dietro le quinte della presentazione del primarie day, è stato Luigi Lombardo, che si è presentato a sorpresa nell’affollata sala del grand hotel del parco. La candidatura del difensore civico, Vincenzo Calderoni alle primarie sembra sarà sostenuta da Cna, Confartigianato e Confesercenti secondo quanto riportato da Lombardo. «Abbiamo necessità di contare e di contarci – ha spiegato Lombardo – Vogliamo che la politica accolga i nostri programmi. Le imprese sono in una morsa terribile. Abbiamo 9 mila persone senza lavoro e vogliamo che qualcuno si occupi delle nostre istanze. Vogliamo una nostra voce nel palazzo della politica».
La new entry ha colto di sorpresa anche i vertici locali del Pd che tuttavia hanno ricordato che Vincenzo Calderoni è stato un iscritto del partito. Eppoi più si è, meglio è. Questo il motto delle primarie del centro sinistra che si terranno il 4 marzo come ricordato dal responsabile organizzativo del Pd, Fabio Ranieri. «I seggi saranno aperti dalle ore 8 alle 22. Le candidature dovranno essere presentate entro il 6 febbraio».
Vittorio Festuccia e Massimo Cialente erano fra il pubblico e ascoltavano con attenzione e compiacimento, tuttavia non è sfuggito che l’abbraccio di rito fra i due competitors sia stato indotto. «L’Aquila insieme sarà lo slogan delle primarie – ha continuato Fabio Ranieri – Questi cinque anni dovranno essere davvero quelli della ricostruzione».
Il regolamento delle primarie prevede che ogni candidato dovrà essere supportato da 200 firme. Ogni firma dovrà essere accompagnata da 5 euro di sottoscrizione. I seggi saranno da 12 a 16. I cittadini potranno votare dove vorranno visto che sarà allestito un voto centralizzato il loro nome sarà comunque depennato una volta votato. Alle urne anche i sedicenni e gli stranieri che risiedono all’Aquila. Gli organizzatori hanno spiegato che la campagna sarà sobria e autofinanziata, di qui l’obolo dei cinque euro per le firme che tuttavia non saranno chieste ai minorenni. «Non avremo sponsor – ha detto Ranieri – Tutti si soldi per la campagna saranno rendicontati sulla pagina face book delle primarie. Anche il comitato dei garanti sarà autofinanziato: ciascuno di loro sborserà cento euro».
Sono 4 i partiti che al momento sostengono le primarie: Pd, Sel, Socialisti e Comunisti italiani. Dialogo aperto con Udc e Api. Appello invece a Rifondazione «che ha posto delle questioni politiche serie cui abbiamo dato prime risposte – ha precisato Ranieri – Il percorso è aperto fin da ora. Diverso e più complicato il rapporto con IdV che tuttavia continua a stare in maggioranza».
Dal segretario dei Comunisti Italiani, Angelo Ludovici, è giunto il monito affinchè si abbia una classe politica adeguata al momento di emergenza. Marino Bruno di Sel ha invece lanciato l’appello alle realtà organizzate e ai comuni cittadini spiegando che il manifesto delle primarie è una piattaforma che può allargare la partecipazione alla competizione. «L’Aquila – ha auspicato – sarà un laboratorio nazionale di partecipazione, trasparenza e legalità». Simona Sacchetti dei Socialisti ha sottolineato che le primarie sono importanti per il ripristino della democrazia dopo i commissariamenti. Per il parlamentare Giovanni Lolli la campagna elettorale sarà in realtà una grande occasione di ascolto dei cittadini. Poi ha sottolineato a scanso di equivoci: «Chiunque vincerà sarà il candidato di tutti». Molto cauto inoltre sui sondaggi anche in riferimento all’ultimo commissionato dai vertici del Pd: «hanno un piccolo problema – ha spiegato – che i numeri di telefono non sono più quelli della banca dati a disposizione delle società di sondaggi, dunque i risultati sono da prendere con le molle». Peccato, visto che proprio l’ultimo sondaggio darebbe Cialente in vantaggio su De Matteis in caso di ballottaggio. (A.Cal.)