Ricostruzione: Mia Casa «Aprire i cantieri prima di perdere i finanziamenti»

L’Aquila, 28 gen 2012 – «Il Mia Casa d’Abruzzo ha chiesto al presidente del consiglio regionale Nazario Pagano e ai capi-gruppo consiliari la convocazione urgente di un consiglio regionale sulla ricostruzione e sulla messa in sicurezza della Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà delle ATER e dei Comuni ad alto rischio sismico». A sottolinearlo, attraverso una nota è Pio Rapagnà, secondo cui «è senza dubbio dovere e compito della Regione “mettere in sicurezza” tutti gli alloggi pubblici costruiti nei Comuni ad alto rischio sismico, con ciò intervenendo anche sulle situazioni a rischio “escluse” dal cratere».
«Il commissario delegato e presidente della Regione Gianni Chiodi e il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente – prosegue la nota – hanno sin dall’inizio individuato nel Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche quale “soggetto attuatore” della “ricostruzione pesante” della Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà dell’ATER e del Comune dell’Aquila i cui lavori però non sono ancora iniziati. In base al Decreto n. 23 del 15 novembre 2010 emanato dal commissario delegato per la ricostruzione e presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, le ATER ed il Comune dell’Aquila, devono predisporre e sottoporre alla preventiva approvazione del Commissario stesso il Piano degli interventi per la riparazione e ricostruzione degli immobili dell’edilizia residenziale pubblica regionale e comunale sovvenzionata.
Il Mia Casa lancia un accorato “appello” affinché, sciaguratamente, non si verifichi una vera e propria “rinuncia” alla ricostruzione pesante degli alloggi pubblici e dei quartieri popolari: la Ordinanza n. 3803 del 15 agosto 2009 ha stabilito che “agli oneri per la “riparazione e ricostruzione” degli alloggi pubblici, valutati, in 107 milioni di euro per per gli interventi da effettuarsi sugli immobili di proprietà dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Regionale sovvenzionata, e in 43 milioni di euro per gli interventi da porre in essere sugli immobili di Edilizia Residenziale Pubblica comunale sovvenzionata, si provvede a carico dell‘articolo 14, comma 1, del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, nell’ambito della ripartizione di somme effettuate in favore della regione Abruzzo”.
Sono trascorsi tanti mesi, e di queste ingenti “risorse” sono state impegnate soltanto quelle relative alla quota parte richiesta dall’ATER per la riparazione “leggera” dei propri alloggi classificati A, B e C, mentre la maggior parte di esse, se non “impegnate e utilizzate” per la ricostruzione “pesante” degli alloggi E, rischiano di essere “perdute” oppure “dirottate” verso altre e diverse destinazioni».
«Il Mia Casa e gli inquilini ancora sfollati – conclude la nota – attendono un “segnale concreto” dal Consiglio regionale e dalle Commissioni competenti, dal Commissario delegato e Presidente della Regione Gianni Chiodi, dal Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e dal Provveditorato alle Opere Pubbliche».