Sindacati: necessaria chiarezza su sospensione contributiva e pensioni

L’Aquila, 28 gen 2012 – «Le organizzazioni sindacali aquilane valutano positivamente la decisione del premier Monti e dell’intero governo, che hanno rimesso al centro dell’agenda politica il tema della ricostruzione e del rilancio economico e sociale della città». E’ quanto si legge in una lettera aperta di Cgil, Cisl e Uil L’Aquila indirizzata al presidente del consiglio Monti, al ministro Barca, al commissario per la Ricostruzione Chiodi, al sindaco Cialente e ai parlamentari abruzzesi.
«La nomina del ministro Barca e il suo diretto coinvolgimento – si legge nella lettera – rappresentano il segnale di questa nuova volontà governativa, un cambio di fase che le organizzazioni sindacali hanno chiesto già da tempo sottolineando le difficoltà e i ritardi accumulati nel rilancio del territorio.
Problemi noti e annosi ai quali si è aggiunto il tema previdenziale, poiché permane una situazione di incertezza per quanto attiene la copertura contributiva necessaria a raggiungere il diritto alle prestazioni previdenziali (pensione, maternità, indennità di disoccupazione, ecc,), incertezza dovuta al fatto che anche i contributi, analogamente all’Irpef, saranno versati al 40% per il periodo di sospensione e ciò potrebbe determinare, a fronte di una possibile interpretazione negativa della norma, una riduzione della contribuzione ai fini del diritto all’accesso alla pensione e del suo importo.
Cgil Cisl e Uil ritengono che l’interpretazione della norma debba essere intesa in direzione del totale riconoscimento del periodo di sospensione contributiva, tenuto conto della copertura finanziaria prevista nella recente legge di stabilità.
Vogliamo ricordare in conclusione che una eventuale diversa interpretazione aprirebbe pesanti contenziosi, e questo perché si tratta di periodi nei quali i dipendenti hanno effettivamente lavorato e quindi hanno diritto alla copertura totale dei contributi.
D’altra parte la rinnovata attenzione del governo ai problemi della città, oltre che accelerare il processo di ricostruzione e di rilancio delle attività economiche, dovrà consentire anche di dare certezza al diritto dei lavoratori del cratere a prestazioni previdenziali quali la pensione, la maternità o la disoccupazione».