Animalisti Italiani: grande partecipazione per la festa di fine caccia

29 gennaio 2012 | 16:33
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Animalisti Italiani: grande partecipazione per la festa di fine caccia

Pescara, 29 gen 2012 – «Si è svolta questa mattina la grande manifestazione di protesta contro la caccia e per festeggiare la chiusura della stagione venatoria e la ritrovata tranquillità degli animali». A sottolinearlo, attraverso una nota è l’associazione "Animalisti Italiani Onlus". 

«La festa organizzata dalle associazioni ALTURA, Animalisti Italiani Onlus, Asada, ENPA, LAC, LAV, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Lida, LIPU, Oipa, Theriakà, WWF e l’adesione di ARCIGAY Pescara, Associazione Vittime della caccia, del Partito dei VERDI e dell’Associazione NAC (No alla Caccia) – prosegue la nota  – ha visto la presenza di centinaia di persone che hanno ballato e fischiato in un lungo e colorato corteo delle campagne di Pianella (Pe) per poi ritrovarsi presso l’assessorato alla caccia di Via Catullo a Pescara per il brindisi e il ballo delle maschere vestite da animali e cacciatori».  

«Siamo felici della grande partecipazione – ha commentato Walter Caporale, presidente dell’associazione "Animalisti Italiani Onlus" – La manifestazione è stata bella, divertente e pacifica, come volevamo noi organizzatori. Ringraziamo la presenza del Corpo Forestale dello Stato di Pianella e del Comando dei Carabinieri di Pianella.  La stagione di caccia inizia la terza domenica di settembre e termina il 31 gennaio, ma in Abruzzo, contrariamente alla legge si effettua sempre un periodo di pre-apertura e quest’anno le Province di Chieti e Teramo hanno addirittura prorogato la caccia al 9 febbraio. Come ogni volta noi associazioni saremo costretti a fare ricorso perché la pre-apertura e la proroga sono ammesse solo quando ci sono studi scientifici sulle popolazioni che possano rilevare sovrannumero delle specie. In Abruzzo questi dati mancano e addirittura mancano anche le competenze negli uffici caccia delle province, come i tecnici faunistici. La prossima battaglia sarà chiudere gli inutili e costosi uffici caccia delle Province».

FEBBO: LAVORIAMO NEL PIENO RISPETTO DELLE REGOLE

«Per l’ennesima volta non capisco l’euforia degli ambientalisti che continuano con ostinazione a cantare vittoria nei confronti della Regione Abruzzo quando in realtà non hanno vinto nessuna battaglia».

Questa la risposta dell’assessore alle Politiche Agricole e Caccia, Mauro Febbo, all’indomani della manifestazione organizzata da Dante Caserta del Wwf. «Non solo non c’è motivo di brindare – sottolinea Mauro Febbo – ma voglio ricordare agli ambientalisti e animalisti che il percorso di questo assessorato è stato improntato al massimo grado di professionalità ed efficienza, in quanto ogni scelta è stata effettuata sulla base delle più autorevoli pubblicazioni scientifiche e previa consultazione dei massimi organi competenti in materia. Infatti, la Direzione, lo sottolineo ancora una volta, si è scrupolosamente attenuta alle indicazioni dei documenti della Comunità Europea (key concepts e Guida alla Disciplina sulla caccia della Commissione europea). Questo assessorato non ha mai inteso regolamentare la caccia attraverso una legge regionale. Forse Caserta si riferisce all’iniziativa di alcuni consiglieri di minoranza che hanno presentato l’anno scorso una proposta di legge per la regolamentazione dell’attività venatoria mai discussa. Invito, pertanto, Caserta a studiare la differenza tra gli organi della Regione quali la Giunta e il Consiglio».

«Caserta – prosegue Febbo – si ostina ad argomentare  sulla sospensione del Tar sui due punti (solo due su nove impugnati) del calendario venatorio, riguardanti le date di chiusura della caccia per alcune specie. Ribadisco che tale provvedimento di sospensione cautelare e non di condanna da parte del TAR si è palesata solo perché la Regione, a giudizio del tribunale, non ha adeguatamente motivato la scelta di discostarsi dalle prescrizioni ISPRA. A tal riguardo, voglio precisare che le date fissate dal calendario della Regione Abruzzo erano perfettamente coerenti con le indicazioni scientifiche a livello europeo, mentre l’organo scientifico nazionale di riferimento, l’ISPRA, fissa date e periodi più restrittivi, ai quali comunque la Regione ha provveduto ad adeguarsi. Invece – conclude l’assessore alla Caccia – le associazioni e Caserta volutamente tacciono su quelle che sono state le vittorie dell’assessorato in materia di gestione faunistico venatoria. Ricordo che è stato avviato l’iter per l’attivazione dell’OFR (Osservatorio Faunistico Regionale), la cui regolamentazione è ora al vaglio della competente commissione regionale, con la partecipazione e il plauso delle massime autorità scientifiche in materia". Importante è anche la ripresa dei lavori per l’attuazione del PATOM (Piano di Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano) nell’ambito dell’azione B1 (gestione dell’attività venatoria)».